Lo Stato francese ci riprova: 625 milioni di euro per rilevare le attività di Advanced Computing della società tecnologica Atos, ritenuta strategica per la sicurezza nazionale. L’offerta si colloca nel solco del piano di ristrutturazione della compagnia – in profonda crisi – approvato a ottobre dal tribunale commerciale di Nanterre. Per l’Eliseo è il secondo tentativo dopo la scadenza, senza un accordo, di una prima proposta.
Atos è importante per il governo francese perché è un player chiave in settori come la difesa e il nucleare: con i suoi prodotti, ad esempio, si occupa della gestione dei sistemi digitali dell’esercito e delle centrali nucleari, ma anche dei software che fanno girare molti servizi pubblici, come le ferrovie. La società ha lavorato anche al sistema di cybersecurity delle Olimpiadi di Parigi, che si sono svolte in estate.
Le trattative con il governo
Lo Stato francese punta, quindi, ad acquisire l’unità di Advanced Computing, valutata 500 milioni, che comprende le divisioni High-Performance Computing e Quantum, Business Computing e Intelligenza artificiale. Questo ramo d’azienda ha generato un fatturato di circa 570 milioni nel 2023. Non sono incluse nell’offerta, si apprende da una nota di Atos, le attività della sezione Bds (Big Data e Cybersecurity), per la quale la società avvierà un processo di vendita separato. Questi asset nel 2023 hanno generato ricavi per 340 milioni.
Le trattative in esclusiva tra Atos e lo Stato possono andare avanti fino al 31 maggio 2025, data entro la quale dovrebbe essere firmato un contratto vincolante. I negoziati rappresentano «un primo passo cruciale non solo per la ripresa e la ristrutturazione del gruppo, ma anche per garantire l’attività strategica dei supercomputer», ha sottolineato il ministro dell’Economia francese, Antoine Armand.
Una montagna di debiti
La crisi di Atos, sommersa da oltre 5 miliardi di debiti (a fronte di un fatturato annuale di circa 10 miliardi), è esplosa all’inizio dell’anno e si è tradotta in un piano di ristrutturazione da attuare tra novembre 2024 e gennaio 2025 attraverso una serie di aumenti di capitale. Il progetto prevede anche la conversione di almeno 2,9 miliardi di euro di debito in azioni ordinarie e l’emissione di 1,5-1,67 miliardi di nuovo debito garantito senior.
A luglio la società si era garantita liquidità pari a 1,7 miliardi, per sostenere la ristrutturazione, attraverso un accordo con le principali banche creditrici.
Rally del titolo dopo il crollo
Il titolo di Atos ha festeggiato la nuova offerta pubblica con un boom alla borsa di Parigi: alle 11:30 circa le aziono scambiano a 0,41 euro, un prezzo più che doppio rispetto all’apertura a quota 0,17. Nell’ultimo anno il titolo ha, però, perso oltre il 96% del valore. Nel momento di maggior splendore sul listino, nel lontano 2000, le azioni avevano raggiunto i 180 euro. Ma la quotazione attuale è lontana anni luce anche dal massimo degli ultimi tre anni, cioè i circa 70 euro toccati nel 2021. (riproduzione riservata)
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