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Cop29, accordo da 300 miliardi ai Paesi poveri, la reazione delle associazioni ambientaliste #finsubito prestito immediato


Dopo due settimane di negoziati intensi e complessi, la Conferenza delle Parti (Cop29) di Baku si รจ conclusa con un accordo sui finanziamenti climatici, raggiunto nelle prime ore di domenica mattina. Tuttavia, il compromesso raggiunto, frutto di lunghe e difficili trattative, non soddisfa pienamente le aspettative di molti Paesi, in particolare quelli in via di sviluppo. Le trattative, inizialmente previste per concludersi venerdรฌ 22 novembre, si sono protratte per tutta la giornata di sabato, evidenziando la complessitร  delle questioni in gioco e la difficoltร  di trovare un punto dโ€™incontro tra le diverse posizioni nazionali. Lo stallo รจ stato superato solo nelle prime ore di domenica, quando la plenaria ha finalmente approvato lโ€™accordo.

Il cuore dellโ€™accordo riguarda lโ€™aumento dei finanziamenti climatici per i Paesi in via di sviluppo, duramente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici. I Paesi sviluppati si sono impegnati a fornire 300 miliardi di dollari allโ€™anno entro il 2035, una cifra superiore ai 250 miliardi inizialmente proposti. Tuttavia, questo obiettivo, pur rappresentando un passo avanti, resta ben al di sotto delle richieste dei Paesi piรน vulnerabili, che chiedono un impegno finanziario molto piรน ambizioso per far fronte alle crescenti necessitร  legate alla mitigazione e allโ€™adattamento ai cambiamenti climatici.

Le risorse necessarie per raggiungere lโ€™obiettivo dei 300 miliardi di dollari allโ€™anno saranno raccolte attraverso una combinazione di fonti, tra cui contributi pubblici dei governi dei Paesi sviluppati, finanziamenti delle banche multilaterali di sviluppo e investimenti del settore privato. Questa diversificazione delle fonti di finanziamento รจ stata una delle chiavi per sbloccare lโ€™accordo, ma solleva anche preoccupazioni riguardo alla sostenibilitร  a lungo termine di questi flussi finanziari.

Nonostante lโ€™accordo raggiunto, permangono numerose criticitร . Molti Paesi in via di sviluppo ritengono che lโ€™impegno finanziario assunto dai Paesi sviluppati sia ancora insufficiente per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. Inoltre, lโ€™accordo non fornisce indicazioni chiare su come le risorse saranno distribuite e su quali progetti saranno finanziati.

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La Cop29 ha dimostrato ancora una volta la complessitร  delle negoziazioni internazionali sul clima e la difficoltร  di raggiungere un consenso tra Paesi con interessi e prioritร  spesso divergenti. Tuttavia, lโ€™accordo raggiunto rappresenta un punto di partenza importante per intensificare gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica. Sarร  fondamentale monitorare attentamente lโ€™attuazione di questo accordo e lavorare per rafforzare la cooperazione internazionale in vista delle prossime conferenze sul clima.

Guterres: โ€œLโ€™accordo deve essere una base per azioni piรน ambizioseโ€

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso delusione per lโ€™esito della Cop29, definendo lโ€™accordo raggiunto insufficiente rispetto alla gravitร  della crisi climatica globale. Guterres ha dichiarato che avrebbe auspicato un risultato piรน ambizioso, sia sul fronte del finanziamento climatico che su quello della mitigazione delle emissioni.

Secondo il Segretario generale, le sfide poste dalla crisi climatica richiedono interventi ben piรน decisi e concreti di quelli attualmente previsti. Lโ€™impegno dei Paesi partecipanti a fornire 300 miliardi di dollari allโ€™anno entro il 2035 รจ stato accolto come un passo iniziale, ma non come una risposta adeguata allโ€™urgenza climatica.

Guterres ha quindi fatto appello ai governi di tutto il mondo, invitandoli a considerare questo accordo come una base di partenza, piuttosto che un traguardo definitivo. Lโ€™obiettivo deve essere quello di costruire su questa base un impegno piรน ambizioso che sia in grado di affrontare in modo significativo le crescenti necessitร  di mitigazione, adattamento e sostegno ai Paesi piรน vulnerabili.

Azioni piรน decisive sono indispensabili, soprattutto per garantire che il riscaldamento globale venga contenuto entro 1,5 ยฐC, come previsto dagli accordi internazionali. Questo obiettivo, giร  messo a dura prova dagli insufficienti impegni attuali, rischia di sfuggire se non verranno intraprese misure immediate per accelerare la transizione energetica, abbandonare i combustibili fossili e rafforzare il sostegno finanziario ai Paesi in via di sviluppo.

Il richiamo di Guterres รจ chiaro: la comunitร  internazionale non puรฒ permettersi di rallentare gli sforzi. Ogni conferenza, compresa la prossima Cop30 in Brasile, deve rappresentare unโ€™opportunitร  per aumentare gli impegni e concretizzare soluzioni reali per contrastare gli effetti sempre piรน devastanti del cambiamento climatico.

Critiche del Wwf alla Cop29, un accordo finanziario insufficiente

Secondo il Wwf International, lโ€™esito della Cop29 rischia di far regredire lโ€™azione climatica proprio nel momento in cui accelerarla รจ piรน essenziale. Dopo due settimane di negoziati tesi e polarizzati, i Paesi hanno concordato un accordo finanziario per il clima che non si avvicina minimamente a soddisfare le esigenze dei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, questa Cop29 non รจ riuscita a inviare un forte segnale sulla necessitร  di ridurre rapidamente le emissioni ed eliminare gradualmente i combustibili fossili.

Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale per il clima e lโ€™energia del Wwf, ex ministro dellโ€™ambiente del Perรน e presidente della Cop20 Unfccc di Lima, ha concordato con questi duri giudizi: โ€œIl mondo รจ stato deluso da questo debole accordo finanziario per il clima. In questo momento cruciale per il pianeta, questo fallimento minaccia di far regredire gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica. E rischia di lasciare le comunitร  vulnerabili esposte a un assalto di crescenti catastrofi climatiche. Questo รจ un duro colpo allโ€™azione climatica, ma non deve bloccare le soluzioni di cui cโ€™รจ disperatamente bisogno in tutto il mondo. La scienza rimane la stessa: dobbiamo accelerare lโ€™azione in questo decennio per impedire che il cambiamento climatico vada fuori controlloโ€.

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Pulgar-Vidal sottolinea la responsabilitร  di tutti i leader, nazionali e aziendali, di andare oltre i parametri di questo accordo e di fornire livelli di finanziamento sufficienti per realizzare i cambiamenti trasformativi necessari. Nonostante le difficoltร , il Wwf si impegna a continuare a lavorare per garantire che il processo multilaterale, che ha giร  dimostrato la sua resilienza in passato, venga rafforzato per fornire i risultati di cui il mondo ha bisogno. Il Wwf ribadisce che questo cattivo accordo non deve frenare lโ€™azione e lโ€™investimento nel futuro collettivo.

Critiche di Greenpeace allโ€™Accordo della Cop29

Secondo Greenpeace International, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si รจ conclusa con un accordo che prevede un nuovo obiettivo di finanziamento pubblico per il clima pari a 300 miliardi di dollari. Tuttavia, il capo della delegazione di Greenpeace alla Cop29, Jasper Inventor, ha sottolineato che โ€œLโ€™obiettivo finanziario concordato รจ tristemente inadeguato e oscurato dal livello di disperazione e dalla portata dellโ€™azione necessariaโ€œ.

Secondo Inventor, il processo multilaterale ha mostrato sia gli aspetti positivi che quelli negativi, con ostacoli isolati e colloqui difficili che hanno rallentato il cambiamento prima che fosse raggiunto un accordo. โ€œI nostri veri avversari sono i mercanti della disperazione dei combustibili fossili e i distruttori della natura, che si nascondono dietro le basse ambizioni climatiche di ogni governo. I loro lobbisti devono essere respintiโ€, ha affermato.

Inventor ha anche esortato i leader mondiali a trovare il coraggio di mettersi dalla parte giusta della storia, aggiungendo che le persone sono โ€œstufe e disilluseโ€, ma Greenpeace persisterร  nella sua lotta. โ€œQuesta รจ una lotta per il nostro futuro! Non ci arrenderemoโ€, ha dichiarato. Guardando alla Cop30 di Belem, Inventor ha ribadito lโ€™importanza di aggrapparsi a una speranza concreta, basata sulle persone che chiedono ambizioni climatiche piรน alte.

Friends of the Earth International denuncia le โ€œfalse soluzioni climaticheโ€

Friends of the Earth International ha denunciato con forza lโ€™ipocrisia dei Paesi ricchi, accusati di non rispettare i propri impegni sui finanziamenti per il clima, mentre continuano a promuovere politiche dannose e mercati del carbonio controproducenti. Secondo lโ€™organizzazione, la Cop29, inizialmente definita la โ€œCop della finanza climaticaโ€œ, si รจ trasformata in una conferenza di false soluzioni, compromettendo gravemente la lotta al cambiamento climatico.

Uno degli aspetti piรน controversi riguarda lโ€™accordo finanziario, che viene accusato di distruggere il concetto di responsabilitร  storica dei grandi Paesi ricchi e inquinanti. Invece di fornire finanziamenti diretti al Sud globale, come previsto dallโ€™Accordo di Parigi, la Cop29 ha spostato il focus verso la creazione di debito privato, sollevando gravi dubbi sulla sostenibilitร  economica e sociale di queste politiche.

Un altro elemento criticato รจ lโ€™apertura verso un mercato globale del carbonio, considerato da Friends of the Earth come una minaccia per le comunitร  locali e gli ecosistemi. Questa misura, secondo lโ€™organizzazione, rischia di alimentare fenomeni come lโ€™accaparramento delle terre, le violazioni dei diritti umani e la soppressione dei diritti dei popoli indigeni, con conseguenze disastrose.

Lโ€™analisi di Friends of the Earth mette in luce la gravitร  delle decisioni prese alla Cop29, sottolineando come tali politiche compromettano gli obiettivi climatici globali e penalizzino ulteriormente i Paesi e le comunitร  piรน vulnerabili. Lโ€™appello rimane quello di rivedere le strategie adottate e di promuovere soluzioni realmente sostenibili e rispettose dei diritti umani e ambientali.

Un accordo debole, la Cop29 tra promesse e insoddisfazioni

Sebbene i leader del G20 abbiano ribadito lโ€™importanza di mobilitare โ€œtrilioni di dollari per il climaโ€, lโ€™impegno concreto si รจ limitato a โ€œ300 miliardi di dollari annui entro il 2035โ€, una cifra ritenuta โ€œinsufficienteโ€ dal Wwf per soddisfare le esigenze dei Paesi in via di sviluppo. La tabella di marcia per raggiungere โ€œ1.300 miliardi di dollariโ€ รจ stata inserita allโ€™ultimo minuto, ma manca la โ€œfiduciaโ€ nel suo raggiungimento.

Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, ha sottolineato come la Cop29 abbia โ€œfallito nellโ€™inviare un messaggio forte sulla riduzione delle emissioni e sullโ€™eliminazione dei combustibili fossiliโ€. Senza unโ€™azione piรน ambiziosa, le โ€œcomunitร  vulnerabiliโ€ continueranno a subire gli impatti devastanti del cambiamento climatico, e lโ€™obiettivo di limitare il riscaldamento globale a โ€œ1,5 ยฐCโ€ si allontanerร  sempre di piรน.

Il Wwf ha inoltre denunciato la โ€œscarsa attenzioneโ€ dedicata al legame tra clima e natura. Nonostante gli โ€œevidenti segnali dโ€™allarmeโ€ della crisi climatica, la Cop29 si conclude con un accordo che non affronta in modo adeguato questa sfida.

Legambiente: โ€œLโ€™accordo di Baku tradisce i Paesi vulnerabiliโ€

Legambiente ha espresso una netta condanna nei confronti dellโ€™accordo di Baku, definendolo fortemente inadeguato per affrontare la crisi climatica e sostenere i Paesi piรน poveri e vulnerabili. Secondo lโ€™organizzazione, lโ€™intesa raggiunta tradisce le promesse fatte in tre anni di negoziati, mancando di fornire le risorse necessarie per decarbonizzare le economie e rispondere agli impatti devastanti dei disastri climatici, sempre piรน frequenti.

Lโ€™analisi di Legambiente sottolinea che sarebbero necessari almeno 1.000 miliardi di dollari lโ€™anno in risorse pubbliche, suddivisi in 400 miliardi per loss & damage e 300 miliardi ciascuno per adattamento e mitigazione. Attualmente, gli aiuti forniti sono stati erogati prevalentemente sotto forma di prestiti, aggravando la crisi debitoria dei Paesi piรน fragili.

Una soluzione proposta riguarda lโ€™eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili e lโ€™introduzione di una tassazione sulle attivitร  ad alto impatto climatico, misure che potrebbero generare fino a 5.000 miliardi di dollari lโ€™anno. Questi fondi sarebbero cruciali per garantire un reale sostegno alle comunitร  piรน colpite e per accelerare la transizione globale verso un futuro sostenibile.

Legambiente ha inoltre denunciato lโ€™assenza di una leadership europea forte durante i negoziati di Baku. Lโ€™organizzazione ha fatto appello allโ€™Europa affinchรฉ assuma un ruolo piรน incisivo in vista della Cop30 in Brasile, con lโ€™obiettivo di rivedere e rafforzare in modo significativo gli impegni dellโ€™Accordo di Parigi.

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Kyoto Club: โ€œRisultati deludenti, influenzati dagli interessi fossiliโ€

Il Kyoto Club, attraverso le dichiarazioni della presidente Letizia Magaldi e del direttore scientifico Gianni Silvestrini, ha espresso una critica severa nei confronti degli esiti della Cop29 di Baku. Secondo lโ€™organizzazione, i risultati raggiunti riflettono una mancanza di ambizione e unโ€™influenza eccessiva degli interessi legati ai combustibili fossili, a scapito delle reali esigenze climatiche globali.

Il cuore delle critiche riguarda il finanziamento climatico, fissato a 300 miliardi di dollari allโ€™anno fino al 2035. Sebbene questa cifra rappresenti un importo triplicato rispetto agli impegni precedenti, Magaldi ha sottolineato che essa รจ ancora lontana dai 1.300 miliardi di dollari annui necessari per affrontare la crisi climatica in modo efficace.

Permangono inoltre incertezze significative su aspetti fondamentali:

  • Origine dei fondi: non รจ chiaro da quali fonti arriveranno le risorse;
  • Distinzione dei finanziamenti: si continua a confondere tra fondi pubblici e privati, e tra prestiti e contributi a fondo perduto, con il rischio di aumentare lโ€™indebitamento dei Paesi piรน vulnerabili;
  • Sostenibilitร  degli impegni: manca una pianificazione chiara per garantire che i fondi siano realmente utilizzati in modo equo e trasparente.

Magaldi ha evidenziato la forte influenza dellโ€™industria dei combustibili fossili sulla conferenza. La presenza di ben 1.773 delegati legati a petrolio, gas e carbone ha compromesso il processo negoziale. La scelta dellโ€™Azerbaigian come sede, un Paese in cui il 90% delle esportazioni dipende dai combustibili fossili, ha ulteriormente limitato lโ€™accesso delle voci ambientaliste e amplificato il peso delle lobby fossili.

Secondo Magaldi, questo contesto ha prodotto un accordo che rappresenta solo un progresso minimo, privo di una pianificazione concreta e condivisa. I Paesi piรน vulnerabili, giร  colpiti in modo sproporzionato dagli effetti del cambiamento climatico, restano senza risposte adeguate agli impatti che stanno affrontando.

Gianni Silvestrini ha aggiunto che la Cop29 ha messo in evidenza una grave crisi di leadership nella lotta al cambiamento climatico. Lโ€™Europa, tradizionalmente protagonista nei negoziati sul clima, appare indebolita, incapace di esercitare una leadership incisiva. La Cina, nonostante il continuo utilizzo del carbone, potrebbe paradossalmente emergere come un attore positivo nelle prossime conferenze, spingendo per soluzioni innovative e finanziamenti piรน consistenti.

Silvestrini ha inoltre criticato la mancanza di visione a lungo termine, sottolineando che lโ€™accordo raggiunto รจ insufficiente rispetto alla grandezza della sfida climatica. La transizione ecologica richiede un impegno piรน deciso per ridurre le emissioni, eliminare gradualmente i combustibili fossili e garantire giustizia climatica ai Paesi piรน colpiti.





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