“La negazione della violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Viterbo – Il presidente dell’ordine degli avvocati Luigi Sini al convegno Andiamo Oltre, oggi pomeriggio all’Unitus

di Daniele Camilli

Viterbo -“La negazione della violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani”. Il presidente dell’ordine degli avvocati Luigi Sini, oggi pomeriggio al convegno di sensibilizzazione per il contrasto della violenza sulle donne Andiamo oltre organizzato dall’associazione italiana Donne medico all’aula magna dell’università degli studi della Tuscia.

Viterbo – Unitus – Il convegno “Andiamo oltre”

Oggi, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
“La violenza di genere – dice Sini – non è storicamente solo una violenza familiare ma una violenza esercitata su chi è più debole, un esercizio di potere. E non è solo un problema giuridico, ma innanzitusolo un problema di sanità pubblica. Ed è ini questo cocontest che devono essere intercettati i primi segnali”.

Luigi Sini

“I dati sulla violenza di genere ci dicono che la strada seguita non è probabilmente la più adeguata – prosegue Sini -. La srrada dell’aggravamento delle pene non ha dato i risultati sperati.Il diritto non è l’unica soluzione. C’è innanzitutto bisogno di un ascolto della realtà sviluppando un vasto intervento culturale”.

Alfonso Antoniozzi

“Abbiamo fatto dei grandi passi avanti in questi ultimi anni – è poi interventuto il vicesindaco di Viterbo, Alfonso Antoniozzi -. Dobbiamo fare l’ultimo, smontando la deriva dell’ideale romantico. La persona che ami non è tua, noi non possediamo nessuno e nessuno ci completa. Siamo persone che decidono di affrontare la vita amando una persona. All’interno di un rapporto di amore non c’è possesso, c’è solo amore. L’amore che ricatta, picchia e minaccia non è amore”.

Massimo Friano

“A Viterbo e nella Tuscia – evidenzia il comandante provinciale dei carabinieri Massimo Friano – ci sono iniziative che funzionano bene. Anche l’arma fa parte del tavolo permanente che si occupa di codice rosso. L’obiettivo è dare il migliore contributo alla presa in carico della persona in difficoltà, cercando le risorse migliori, avvalendosi inoltre di una collaborazione territoriale, come c’è a Viterbo, tra soggetti istituzionali che è rara.

L’Arma – continua Friano – a livello provinciale ha creato su tutto il territorio nazionale gruppi di esperti che seguono solo questo tipo di problematiche. Ma su Viterbo abbiamo pensato anche a svolgere una serie di attività di formazione rivolta alle 56 stazioni dei carabinieri presenti nella Tuscia che sta dando dei risultati importantissimi”.

Marta Nori

“Come centro antiviolenza Penelope – ricorda Marta Nori del centro Penelope – abbiamo aperto nel 2021 e ad oggi sono state prese in carico 328 donne. Da gennaio ad oggi 55 sono le donne vittime di violenza prese in carico dal centro. E questi sono dati che sul territorio spaventano”.

Cristian Benedetti Corallo

“Il 30% delle donne è vittima di violenza – commenta infine Cristian Benedetti Corallo autore del libro L’ascesa del coraggio, la psiche umana e il caso di Giulia Cecchettin -. Una donna viene uccisa ogni tre giorni. Dopo Giulia Cecchettin non è cambiato nulla. La gente pensa che Turetta o Impagniatiello siano dei mostri colpiti da un raptus e che il patriarcato non esista. Gli assassini sono personalità che hanno ucciso in maniera brutale. Persone male educate da una società patriarcale”.

“Il patriarcato esiste – conclude Venedetti Corallo – e si fonda su invidia, idealizzazione e possessività, fattori che creano stress nei confronti della donna”.

Daniele Camilli 

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25 novembre, 2024