Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni hanno presentato il primo Pacchetto d’autunno del Semestre europeo da quando è entrata in vigore la nuova governance economica dell’Unione nell’aprile 2024
dalla nostra inviata
STRASBURGO – Semaforo verde alla manovra e al piano pluriennale di rientro del debito in sette anni, che applica le nuove regole del Patto di stabilità: l’Italia passa l’esame di Bruxelles. Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni hanno presentato il primo Pacchetto d’autunno del semestre Europeo da quando è entrata in vigore la nuova governance economica dell’Unione nell’aprile 2024.
Rientro del debito in 7 anni
La Commissione europea ha valutato che le misure incluse nel piano di medio termine soddisfano i criteri per giustificare l’estensione dai quattro anni previsti ai sette richiesti. Stesso giudizio positivo per il prolungamento dei piani di Finlandia, Francia, Spagna e Romania. Il piano italiano secondo Bruxelles definisce un percorso di bilancio credibile per garantire che il livello del debito pubblico sia portato su un percorso sostenibile di riduzione o mantenuto a livelli prudenti.
Manovra
La Commissione europea considera anche la manovra italiana in linea con le raccomandazioni di bilancio, «in quanto si prevede che la spesa netta rientri nei massimali». L’Italia fa parte del gruppo degli otto Paesi dell’Eurozona promossi: gli altri sono Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia. Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda invece sono valutate non pienamente in linea in quanto la loro spesa netta annuale (Finlandia, Irlanda) e/o cumulativa (Estonia, Germania, Irlanda) è prevista al di sopra dei rispettivi massimali. Anche Lussemburgo, Malta e Portogallo sono valutati non pienamente in linea con la raccomandazione perché mentre la loro spesa netta è prevista entro i massimali, non eliminano gradualmente le misure di sostegno alle emergenze energetiche entro l’inverno 2024-2025, come raccomandato dal Consiglio. Male i Paesi Bassi non ritenuti in linea con la raccomandazione, poiché la spesa netta è prevista al di sopra dei massimali.
Procedura per deficit
Dombrovskis e Gentiloni hanno anche presentato le raccomandazioni della Commissione per i percorsi pluriennali di spesa netta volti a correggere il disavanzo eccessivo per Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia che sono attualmente soggetti alla procedura per deficit eccessivo. I percorsi correttivi si basano sui percorsi di spesa netta che gli Stati membri hanno definito nei loro piani a medio termine fatta eccezione per Belgio che non ha ancora presentato il piano e l’Ungheria il cui piano è ancora sotto esame.
La Commissione Ue rivolge all’Italia tre raccomandazioni: 1) deve garantire che il tasso di crescita nominale della spesa netta non superi l’1,3% nel 2025 e l’1,6% nel 2026; 2) deve porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2026; 3) entro il 30 aprile 2025 fissato dal Consiglio l’Italia deve prendere provvedimenti efficaci e presentare alla Commissione Ue le misure necessarie insieme alla relazione annuale sui progressi compiuti nel 2025. In seguito, l’Italia dovrà riferire sui progressi compiuti nell’attuazione di questa raccomandazione almeno ogni sei mesi fino a quando il disavanzo eccessivo deficit eccessivo sia stato corretto.
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