FIRENZE – Si è riunito stamani in Regione, il Tavolo istituzionale sulla crisi del settore moda presieduto dal presidente della Regione Eugenio Giani. Oltre agli assessori regionali Leonardo Marras e Alessandra Nardini, alle parti sociali, erano presenti molti tra i parlamentari eletti in Toscana e rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca e della politica. Al centro della discussione, oltre alle problematiche del settore, come i fattori congiunturali, il calo degli ordini e dei volumi produttivi, gli effetti delle crisi geopolitiche, si è discusso delle misure di sostegno e tutela richieste dalle parti sociali. Nel corso della riunione è stato elaborato un memorandum in cinque punti per contrastare la crisi della moda in Toscana. I primi quattro punti sono: ammortizzatori sociali con incremento dei fondi stanziati, formazione per riconvertire le professionalità, relazioni industriali per salvaguardare un settore che complessivamente conta 115/120.000 addetti con l’indotto, e 6-7 miliardi di fatturato, fondi europei e regionali per sostenere ricerca, sviluppo, ed efficientamento energetico. Il quinto punto riguarda le moratorie sui finanziamenti e sugli adempimenti fiscali richieste dalle imprese.
Confartigianato Imprese Toscana e Cna Toscana da febbraio chiedono misure importanti e urgenti a sostegno di un settore la cui crisi rischia di produrre conseguenze irreparabili sulle filiere della moda e sull’economia toscana e nazionale. Per il presidente nazionale e regionale di Confartigianato Moda Moreno Vignolini e per il presidente di Federmoda toscana Paolo Pernici: “La presenza al tavolo di parlamentari nazionali ed europei, dei rappresentanti regionali, dei senatori, ci mette tutti insieme davanti alla pesante realtà della crisi che sta avvolgendo il tessuto produttivo regionale. La necessità di intervenire subito attraverso gli emendamenti proposti in finanziaria darebbe un sostegno per poter arrivare al 2025 pronti alla tanto sperata ripresa, non dimezzati e meno attrattivi. Il momento per intervenire ancora c’è, bisogna capire la volontà”.
Per Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, è giusto “ribadire l’importanza del lavoro di Cna e Confartigianato insieme alla Regione Toscana sugli ammortizzatori sociali ma 8 settimane non sono sufficienti anche perché mancano ancora le linee guida da parte dell’Inps. È urgente definire le moratorie per i finanziamenti e la sospensione dei pagamenti contributivi. La crisi del comparto non è né di destra né di sinistra, dobbiamo fare squadra tutti insieme a difesa del Made in Italy e soprattutto del Made in Toscana”. “Per evitare nell’immediato le chiusure di imprese del settore moda e gravissime conseguenze sociali – ha aggiunto Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana -servono misure incisive e adeguate alla gravità della crisi in tema di ammortizzatori sociali, moratorie per i finanziamenti e adempimenti fiscali e contributivi. Serviranno poi incentivi per ripartire e rilanciare le nostre filiere che dovranno essere disegnati in base ai fabbisogni e alle reali necessità produttive delle nostre imprese”.
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