Stiamo per dire addio al bonus verde nel 2025? A quanto pare sì, perché la manovra di Bilancio che in questo periodo è in discussione al governo, non parla affatto di questo bonus. Di conseguenza, se non ci saranno contrordini, l’agevolazione scadrà ufficialmente il 31 dicembre 2024, e con lei tutte le detrazioni fiscali.
Il governo è attualmente al lavoro per decidere che ne sarà delle finanze italiane nel 2025, e lo sta facendo attraverso la discussione della manovra di bilancio, di cui è stata presentata la bozza qualche settimana fa. Nel testo si possono leggere rinnovi, proroghe e modifiche, ma anche spazi vuoti. Quelli ossia dei bonus e delle agevolazioni che non torneranno nel 2025 e che, quindi, risultano assenti nel testo in discussione.
Riguardo i bonus edilizi, sappiamo già del rinnovo del bonus mobili e del bonus ristrutturazione, e che l’Ecobonus seguirà il corso già delineato in passato. Sugli altri bonus non ci sono ancora dettagli, e uno in particolare di cui nessuno fa menzione è il bonus verde. Di conseguenza, ci sono tutti i presupposti per una scadenza imminente e per un non-rinnovo nel nuovo anno. Conviene sbrigarsi quindi, per poter usufruire delle sue detrazioni fiscali, e attivarsi entro il 31 dicembre 2024.
Addio al bonus verde nel 2025
Sembra essere già scritto quindi, o meglio, non scritto, il destino del bonus verde. Quello che conviene fare è affrettarsi per riuscire a rientrare nell’annualità 2024 e riuscire ad usufruire delle detrazioni fiscali per l’anno in corso. Il termine è il 31 dicembre, e manca davvero poco. Quali sono però, le caratteristiche principali del bonus verde? Ecco quelle principali:
- detrazione Irpef del 36% da spalmare su 10 anni fiscali;
- tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro per unità immobiliare;
- pagamenti tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.);
- no sconto in fattura;
- no cessione del credito;
- valido per tutti gli interventi di installazione e manutenzione, ristrutturazione e riqualificazione degli spazi esterni (balconi, terrazzi, giardini, ecc.).
Gli interventi che rientrano nel raggio d’azione del bonus sono numerosi e possono riguardare la piantumazione di piante, la creazione di giardini pensili, le coperture verdi, la riqualificazione dei tappeti erbosi, l’installazione o manutenzione sia di pozzi che di impianti di irrigazione, e via dicendo. Tutto quanto, insomma, renda più vivibili e più verdi gli spazi esterni degli immobili residenziali.
Cosa cambia nel 2025
Nel 2025, almeno stando al testo attuale della manovra di bilancio, cambierà tutto e il bonus non sarà più attivo, quindi non sarà più possibile recuperare nessun tipo di spesa che riguarda le aree verdi e gli spazi esterni del proprio immobile. Per riuscire ad accaparrarsi la detrazione conviene approfittare degli ultimi mesi di validità del bonus, e potendo, anche anticipare le spese previste per il 2025, saldando tutto entro il 31 dicembre 2024.
In questo modo, le spese rientreranno nell’anno fiscale attuale e si potrà sfruttare la detrazione del 36%. La stessa cosa può fare chi vuole continuare ad usufruire del bonus ristrutturazioni al 50% sulla seconda casa, visto che dal 2025 la detrazione per questo bonus scenderà al 36% per le seconde case. Attualmente non si è ancora deciso nulla di definitivo, ma se le cose dovessero rimanere come nella bozza, nel 2025 sparirà il bonus verde. Rimarranno invece il bonus mobili e l’Ecobonus, con le caratteristiche annunciate in precedenza.
Addio al bonus verde nel 2025? La manovra non ne parla: foto e immagini
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