«Dobbiamo tutelare i diritti di tutti. E i diritti non possono appartenere ad una parte politica o ad un’altra, ma toccano la carne viva di tutto il Paese e incidono su situazioni che vanno trattate sempre con estremo rispetto. All’interno dei luoghi in cui le culture si formano va condannata qualunque discriminazione di genere».
È un passaggio della risposta della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, all’interrogazione del deputato della Lega , Rossano Sasso, che contestava un corso dell’Università di Sassari «dal titolo “Teorie di genere e queer”, con cui si ottengono crediti formativi universitari validi per conseguire la laurea in scienze politiche», sostiene l’esponente del Carroccio, «studiando su un testo che a giudizio degli interroganti giustifica, anzi quasi caldeggia, la pedofilia e senza che ci sia alcuna affinità con la restante parte degli insegnamenti previsti dal corso di studi».
Bernini ha fatto sapere che «il ministero dell’Università ha avviato le istruttorie e sta monitorando con i rettori le situazioni, se emergessero profili di reato informeremo l’autorità giudiziaria». Per poi aggiungere che «ritengo doveroso altresì garantire la libertà di ricerca e la circolazione delle opinioni, assegnando risorse per percorsi formativi che siano basati esclusivamente su insegnamenti di comprovata rilevanza scientifica».
Bernini non si è fermata e ha sottolineato: «Il compito del mio dicastero è da una parte garantire la qualità dell’offerta formativa, dall’altro quello di garantire i diritti di tutti».
(Unioneonline/E.Fr.)
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