È in arrivo sotto l’albero un bonus sulle pensioni che regalerà un Natale più sereno a milioni di pensionati
Esistono diversi tipi di bonus, in particolare, il “bonus pensioni” non è altro che una misura straordinaria o un incentivo economico concessi dal governo italiano alla categoria dei pensionati. Questi bonus possono assumere varie forme, come una somma aggiuntiva alla pensione mensile, agevolazioni fiscali, o sussidi specifici in periodi di crisi economica o per affrontare il caro vita.
Per venire incontro a questa categoria di cittadini in passato, il governo ha introdotto bonus una tantum per i pensionati con redditi più bassi. Ad esempio, nel 2022 e 2023 sono stati erogati contributi straordinari, come ad esempio i 200 euro una tantum per fronteggiare l’aumento dell’inflazione e i rincari energetici.
Tra i pensionati più poveri ci sono quelli che percepiscono unicamente la così detta pensione minima. In questo caso il governo può aumentare l’importo per garantire un livello minimo di reddito. I pensionati con redditi bassi possono accedere a bonus sociali per pagare bollette di luce, gas e acqua. Questi incentivi sono particolarmente rilevanti durante periodi di aumento dei costi energetici.
Per il 2024, l’importo della pensione minima è stato adeguato in base all’inflazione, come avviene annualmente. In genere, il valore è attorno a 570-590 euro al mese, ma il dato preciso dipende dagli ultimi aggiornamenti normativi. In alcune situazioni, come per gli over 75, sono previsti ulteriori incrementi.
Integrazioni di dicembre per i pensionati con redditi bassi
Sono in arrivo buone notizie per i pensionati italiani: nel mese di dicembre 2024, oltre 400mila persone riceveranno un’integrazione straordinaria di 154,94 euro, grazie a una misura prevista dalla legge n. 388/2000 (Finanziaria 2001). Questo importo, completamente esente da imposte, sarà accreditato in automatico insieme alla pensione mensile. Ma quali sono i requisiti per avere diritto al bonus? Il requisito fondamentale è che l’importo annuale della pensione non superi 7.781,93 euro, soglia corrispondente al trattamento minimo, maggiorata del bonus stesso fino a un totale di 7.936,87 euro. In caso di pensioni leggermente superiori al minimo, l’integrazione sarà calcolata come differenza fino al suddetto importo massimo.
A beneficiare di questa misura saranno i titolari di pensioni erogate dall’INPS, inclusi lavoratori dipendenti, autonomi, e iscritti alle casse professionali. Sono invece esclusi dal bonus i beneficiari di assegni di esodo Fornero, Ape sociale, assegni sociali e pensioni calcolate con il sistema del cumulo progressivo, salvo completamento delle relative quote. Il pensionato deve rispettare anche un tetto massimo di 11.672,90 euro annui, che sale a 23.345,79 euro in caso di redditi cumulati con il coniuge. Tuttavia, eventuali situazioni di separazione legale escludono il reddito dell’ex coniuge dal calcolo.
Bonus per i neo-sessantaquattrenni e recupero delle somme non dovute
Un’ulteriore integrazione riguarda circa 200mila pensionati che hanno compiuto 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2024 (o tra il 1° luglio e il 31 dicembre per gli iscritti alla Gestione pubblica). Questi pensionati riceveranno a dicembre le somme non erogate in precedenza, completando quanto dovuto per il secondo semestre dell’anno. Si tratta di un intervento volto a garantire che chi raggiunge tale età possa accedere ai benefici aggiuntivi previsti dalle disposizioni vigenti, tra cui rivalutazioni o adeguamenti.
L’INPS ha avviato una verifica delle posizioni dei pensionati che nel corso del 2024 non risultavano più idonei a ricevere i bonus. Nei casi in cui siano state corrisposte somme indebite, è stata predisposta una procedura di recupero. Le pensioni di dicembre, pertanto, rifletteranno anche gli esiti di queste verifiche, con eventuali adeguamenti o trattenute.
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