Sei arresti, sequestri e un’indagine che collega il traffico internazionale di droga e armi tra Genova e Palermo al mandamento mafioso di Tommaso Natale. È il risultato dell’operazione “Gigante”, condotta alle prime luci dell’alba dalla Direzione Investigativa Antimafia di Genova, con il supporto dei Centri Operativi di Palermo, Milano e Torino.
L’inchiesta ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina dal Sud America e al controllo illecito di società di logistica, con gravi implicazioni mafiose.
Le accuse
Gli arrestati sono accusati di diversi reati gravi, tra cui:
- Trasferimento fraudolento di valori con finalità mafiosa;
- Associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti;
- Detenzione illegale di armi;
- Estorsione.
Sequestri e perquisizioni a Tommaso Natale
Durante l’operazione, è stato sequestrato un terreno a Palermo, tra Tommaso Natale e Cardillo, e sono state effettuate perquisizioni a carico di altri indagati. L’inchiesta ha rivelato il coinvolgimento di società di logistica con legami con il mandamento mafioso di Tommaso Natale, portando all’emissione di interdittive antimafia. In un container utilizzato da una delle società, le autorità hanno trovato quattro pistole e oltre 500 proiettili, riconducibili a un imprenditore ritenuto il capo del gruppo criminale. L’uomo era coinvolto in un vasto traffico internazionale di cocaina proveniente dal Sud America.
Il caso di estorsione a Genova
Tra le accuse, figura anche un episodio di estorsione. L’imprenditore avrebbe minacciato di morte un cittadino per ottenere l’uso esclusivo di un immobile sulle alture di Genova. La vittima sarebbe stata costretta a firmare un contratto di comodato d’uso, con l’intento di trasformare l’edificio in un Bed & Breakfast a scopo di lucro.
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