È nata per dare voce ai rappresentanti dei condomini costieri di Capoterra, riportare i problemi del territorio e presentare le proprie istanze, ma la Consulta per la coesione territoriale non si riunisce più da mesi.
L’organo consultivo, formato da tredici rappresentanti di altrettante zone residenziali di Capoterra, è stato convocato l’ultima volta dal presidente Giovanni Ruggeri il 14 marzo per il resoconto delle attività annuali, da allora – complici gli attriti con l’amministrazione comunale – non c’è stato più alcun incontro.
«Una consulta che rappresenta tutti i cittadini che non vivono a Capoterra centro non può occuparsi solamente di organizzare qualche appuntamento in vista del Natale o di altri temi marginali», dice Giovanni Ruggeri, «lo statuto ci dà mandato per esprimere un parere sugli atti di programmazione dell’amministrazione comunale, che ha il dovere di chiedere cosa pensiamo di progetti che riguardano il futuro di questo territorio e sulla programmazione urbanistica. Ho la fiducia della maggior parte dei componenti della consulta, il problema è che manca la volontà politica dell’amministrazione di darci spazio».
Silvia Sorgia, vice sindaca e assessora alla Coesione sociale, spiega il motivo per cui l’amministrazione Garau abbia fortemente voluto la nascita della consulta: «A convocarla dovrebbe essere il presidente, ma non lo fa ormai da mesi senza alcuna spiegazione. Avremmo voluto collaborare con questo gruppo di lavoro, invece la consulta ha assunto un ruolo investigativo, occupandosi di temi che vanno oltre le proprie competenze: siamo aperti alle critiche, purché siano costruttive. Visto che la consulta non si riunisce più, noi amministratori stiamo incontrando i cittadini direttamente nelle lottizzazioni: sabato saremo alla Residenza del Sole anche per parlare della recente variazione urbanistica che interessa quella zona».
Per il sindaco, Beniamino Garau, la Consulta per la coesione territoriale rappresenta un’occasione persa: «Per la prima volta i cittadini delle lottizzazioni private hanno la possibilità di esprimere la loro opinione attraverso il propri rappresentanti, un’opportunità mai avuta prima che si sta gettando alle ortiche. Il presidente ci dica se ha ancora intenzione di guidare la consulta per occuparsi dei problemi del territorio, per le questioni come spese di bilancio o opere pubbliche c’è il Comune».
Dai banchi della minoranza, l’ex sindaco, Francesco Dessì, auspica la ripresa degli incontri della consulta: «Alla fine gli unici temi che possono affrontare questi commissari sono solo quelli graditi all’amministrazione comunale, che aveva garantito mesi fa un rappresentante anche Capoterra centro e alle case sparse, promessa per ora mai rispettata».
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