Lavoro, Inps: “Dati assunzioni positivi a Prato”. Ma il 92% delle aziende controllate è irregolare #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Una provincia resiliente e con un mercato del lavoro più dinamico rispetto alle altre province toscane. E’ la fotografia scattata dall’Inps di Prato, nel giorno della presentazione del bilancio sociale del 2023. Saldo netto occupazionale positivo, dovuto ad un numero maggiore di assunzioni rispetto alle cessazioni: rispetto al 2022 si assiste, sia per gli italiani che per gli stranieri ad una riduzione sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia di quelle a tempo determinato. Nonostante ciò, il tasso di occupazione risulta comunque alto, data la riduzione sia del tasso di disoccupazione che di quello di inattività.

“Leggero incremento delle Naspi, contenuto rispetto al dato regionale e nazionale”, ha detto il direttore provinciale Inps Luciano Contini:

Il dato relativo alla cassa integrazione, pur positivo perché si inserisce in un contesto di continuità aziendale, non tiene conto né della crisi del tessile scoppiata nel 2024 né del fondo di solidarietà a cui ricorrono gli artigiani. Basso il numero dei controlli in materia di contribuzione nelle aziende: solo 120 nel 2023, cifra che l’Inps spiega con il numero ridotto di ispettori in forze. Quasi il 92% delle imprese ispezionate sono risultate irregolari. 292 i lavoratori in nero. Più frequenti le verifiche documentali, ovvero quegli accertamenti condotti a livello centrale tramite la propria banca dati e l’incrocio con altre banche dati, a partire da quella dell’Agenzia delle entrate. Su 707 verifiche, sono state 572 le irregolarità riscontrate sulle agevolazioni contributive riconosciute, per esempio, per l’assunzione di donne e giovani oppure nella coincidenza della cifra di contributi scaricati dall’azienda e quelli effettivamente versati ai lavoratori.