Sul palcoscenico del Cinema Teatro Astra i brani di Mina diventano voce delle detenute di alta sicurezza. La rassegna lupatotina prosegue venerdì 29 novembre, ore 21:00, con Tindaro Granata in Vorrei una Voce, spettacolo nato al teatro Piccolo Shakespeare, all’interno della casa circondariale di Messina, e parte del progetto Il Teatro per Sognare. Ed è proprio la perdita della capacità di sognare a fare da fil rouge. L’attore siciliano racconta infatti le emozioni e le vite delle detenute che, seppur non fisicamente sul palcoscenico, sono presenti con le loro paure, i gesti, le lacrime, i sorrisi e quella femminilità annullata.
Vorrei una Voce, per la prima volta a Verona, è frutto di un percorso creativo realizzato nel carcere di Messina, dove le detenute hanno messo in scena l’ultimo concerto di Mina, a Bussola il 23 agosto 1978. Ognuna di loro aveva due canzoni a disposizione e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi dai fallimenti di una vita. Ne è nato così uno spettacolo che narra la libertà di espressione, della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, quotidianamente annulla tutto questo. Granata racconta di donne alla ricerca dell’amore per la vita per spingere spettatrici e spettatori a cambiare prospettiva sul mondo e a domandarsi quando, ignorando la propria voce interiore, hanno fatto morire i propri sogni.
Tindaro Granata nasce a Tindari, Messinia, e appena ventenne si imbarca in qualità di meccanico artigliere su Nave Spica. Dopo due anni si congeda e si trasferisce a Roma per fare l’attore dove, nel 2002, conosce Massimo Ranieri e recita nello spettacolo “Pulcinella”. Abbandonata Roma per Milano, inizia un sodalizio con Carmelo Rifici lavorando in diversi spettacoli, alcuni di questi sono “Il nemico” e ”La testa del profeta”, per il festival di San Miniato; “Il gatto con gli stivali” e “Giulio Cesare”, al Piccolo Teatro di Milano, o ancora “Fedra” di Euripide per il festival del Dramma Antico. Esordisce, come autore di se stesso con Antropolaroid, spettacolo sulla storia della sua famiglia, e vince la “Borsa Teatrale Anna Pancirolli”, il Premio “ANCT 2011” come “Miglior spettacolo d’innovazione” e il premio “FERSEN”. Da dicembre 2021 è direttore del Teatro Greco di Tindari.
Biglietti e abbonamenti. I biglietti (19 euro intero e 16 euro ridotto) sono disponibili al link https://ticket.cinebot.it/astra/org/29/titolo/470 o alla biglietteria del Teatro Astra, aperta il lunedì (dalle 17:00 alle 18:30), il martedì (dalle 10:30 alle 12:30) e il mercoledì (dalle 16:00 alle 18:00).
Lo spettacolo fa parte della promozione “Giovani a Teatro con 1 euro” destinata agli under 26. Per poter partecipare basterà recarsi alla biglietteria dell’Astra (nei giorni precedenti o il giorno dell’evento, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo) ed esibire un documento di identità in corso di validità.
Giovani a Teatro con 1 euro è sostenuta e finanziata dal Comune di San Giovanni Lupatoto e comprende anche gli spettacoli: Carlo, l’ombra e il sogno con Alessandro Anderloni (venerdì 6 dicembre), Conto alla Rovescia del Collettivo Tapullo (giovedì 9 gennaio), Cuori in Carpanea con Davide de Togni (venerdì 17 gennaio), Grandi Numeri di Lorenzo Maragoni (sabato 8 febbraio), Se te ghe fussi ti di e con Noemi Valentini (sabato 1 marzo), Ismael con Massimiliano Frateschi (venerdì 7 marzo) e L’isola dei fiori, con Davide Colombrini (sabato 22 marzo).
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