NAZIONALE – Con l’arrivo dei primi freddi, chi sta pensando a come riscaldarsi in inverno deve sapere che l’installazione di condizionatori dual split può essere la soluzione. Questi dispositivi sono comodi sia in estate che in inverno permettendo rispettivamente di rinfrescare e riscaldare la propria casa. Non tutti sanno che è attivo per quest’anno un bonus condizionatori che permette di installare o sostituire i vecchi impianti usufruendo di uno sconto.
Non esiste uno sconto immediato all’atto dell’acquisto ma di una serie di detrazioni da portare in fase di dichiarazione dei redditi. Ci sono diversi bonus attivi fino a dicembre 2024 che permettono di ottenere uno sgravio che va dal 50% al 65% dell’importo speso, a seconda di quale bonus si sceglie.
Abbiamo il bonus mobili, il bonus ristrutturazione, l’ecobonus e il superbonus. I più semplici sono i primi due. La prima misura che permette di approfittare di sgravi fiscali per l’installazione di un condizionatore è il bonus mobili. Questo permette di ottenere una detrazione IRPEF pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di componenti d’arredo, compreso il condizionatore con un limite di spesa massimo detraibile di 5.000 euro. Con il bonus ristrutturazione invece c’è la possibilità di ottenere fino al 50% di detrazioni IRPEF sugli interventi di ristrutturazione o manutenzione ordinaria, volti anche all’efficientamento energetico e termico dell’immobile.
Il bonus ristrutturazione 2024 prevede che:
- vengano installati sistemi di climatizzazione con pompa di calore;
- si può detrarre il 50% della spesa sostenuta entro il tetto massimo di 96.000 euro, da intendersi come complessivi di tutti gli interventi di ristrutturazione sostenuti.
La detrazione va effettuata nella dichiarazioni dei redditi dello stesso anno consegnando fatture e pagamenti tracciati.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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