Che l’Italia sia un paese di anziani è cosa nota: il Bel paese si conferma anche in questo 2024 uno degli Stati più “anziani” al mondo, con un rapporto sempre più sbilanciato tra giovani e anziani.
Secondo i dati del 2024, al primo gennaio di quest’anno il rapporto tra anziani e giovani si attestava su 200 anziani ogni 100 giovani, evidenziando un rapido invecchiamento della popolazione.
Un fenomeno che è frutto del basso tasso di natalità, con soli 379.000 nuovi nati nel 2023, e proiezioni che indicano un ulteriore calo entro il 2050, quando si prevedono 300 anziani per ogni 100 giovani.
Una situazione che mette pressione sul sistema socioeconomico, aumentando la dipendenza degli anziani dalle fasce più giovani della popolazione attiva.
Proprio per aiutare gli anziani over 80 in condizioni di fragilità estrema partirà dal 1° gennaio 2025 in nuovo Bonus Anziani 2025.
Un sostegno introdotto dal Decreto Legislativo n. 29/2024, noto come Decreto Anziani, per supportare le famiglie nella cura e nell’assistenza ai propri cari.
Scopriamo allora a chi spetta, i requisiti e come richiedere il nuovo Bonus Anziani 2025. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Mondo Pensioni che ci offre una panoramica dettagliata del Bonus.
Bonus Anziani 2025, dal 1° dicembre 2025 arrivano 850 euro
L’invecchiamento della popolazione italiana non si arresta: lo confermano i dati Istat: nel 2023, il 23,4% degli italiani aveva più di 65 anni, un dato che ha conseguenze significative in termini di spesa sanitaria, previdenza e mercato del lavoro.
L’indice di vecchiaia, che misura il numero di anziani per ogni 100 giovani, è in crescita costante, sottolineando la necessità di interventi strategici per sostenere la natalità e promuovere un equilibrio generazionale.
A tal fine dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore il Bonus Anziani 2025: si tratta come già detto di un contributo di 850 euro mensili destinato agli anziani over 80 in condizioni di fragilità estrema.
Questo sostegno introdotto dal Decreto Legislativo n. 29/2024 (Decreto Anziani), ha come obiettivo la riduzione del carico finanziario sulle famiglie e a garantire un miglioramento delle condizioni di vita degli anziani non autosufficienti.
In buona sostanza l’agevolazione mira ad aiutare le famiglie nella gestione e cura degli anziani, offrendo un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e alleggerire il peso economico dell’assistenza.
La misura, inoltre, sarà attiva soltanto per due anni perché si tratta di una misura “in via sperimentale”, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Il Bonus Anziani 2025 è richiedibile dagli over 80 con problemi di autonomia, certificate da strutture sanitarie pubbliche e con reddito ISEE non superiore a 6.000 euro annui.
Il livello di bisogno assistenziale deve essere gravissimo, e pertanto va valutato dall’Inps tramite una commissione specifica.
Bonus Anziani 2025, quali spese copre?
l Bonus Anziani 2025 prevede, come già detto, prevede un contributo di 850 euro mensili, cumulabile con i 531,76 euro dell’indennità di accompagnamento, per un totale di 1.381,76 euro al mese. Questo importo non è tassabile, non forma reddito e non può essere pignorato.
Il bonus può essere utilizzato esclusivamente per il pagamento di lavoratori domestici qualificati nell’assistenza o per servizi di cura forniti da imprese specializzate nel settore sociale, in linea con le normative.
Se impiegato per scopi diversi, l’INPS può revocarlo, obbligando alla restituzione delle somme indebite, pur mantenendo l’indennità di accompagnamento per il beneficiario.
Come richiederlo
Le modalità operative per richiedere il Bonus Anziani 2025 non sono ancora state definite. Si attende un decreto attuativo che chiarirà i dettagli.
È probabile che la gestione del bonus avverrà tramite l’INPS attraverso una procedura telematica, con possibilità di inviare la domanda autonomamente o con il supporto di CAF e patronati.
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