La nuova Legge di Bilancio approvata in Consiglio dei Ministri, dal valore di circa 30 miliardi di euro lordi, proroga il bonus mobili per tutto il 2025. Il disegno di legge, impostato dal governo per aiutare i redditi medio-bassi di lavoratrici e lavoratori dipendenti e di pensionate e pensionati e per supportare le imprese, rinnova per il secondo anno consecutivo l’incentivo destinato a chi vuole arredare casa dopo averla ristrutturata. Ecco quali sono i requisiti per accedere ai vantaggi, come funziona la procedura per la domanda e cosa cambia rispetto all’anno scorso.
Come funziona il bonus mobili 2025
Maurizio Leo, il viceministro dell’Economia, ha confermato che l’importo del bonus mobili nel 2025 non cambierà. Quindi è confermato uno sconto del 50% (sotto forma di detrazione fiscale) su una spesa massima di 5.000 euro. Il tetto di spesa, ridotto drasticamente nel corso degli anni passando dai 10.000 euro del 2022 agli 8.000 euro del 2023, non verrà modificato. Quindi lo sconto fiscale massimo resta di 2.500 euro, pari al 50% di 5.000. Naturalmente l’acquisto continua a riguardare mobili e grandi elettrodomestici che sono comprati durante i lavori di ristrutturazione della propria casa, appartamento o fabbricato.
La struttura della detrazione rimarrà invariata rispetto all’attuale assetto: lo sconto è esteso alla dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi persone fisiche) dell’anno d’imposta di riferimento per 10 quote annuali di pari importo, permettendo di recuperare la spesa sostenuta nel corso di dieci anni. È da chiarire se saranno ancora previsti la cessione del credito e lo sconto in fattura. In detrazione si possono portare le spese di trasporto e di montaggio. Anche l’elenco di mobili e grandi elettrodomestici ammissibili non dovrebbe cambiare, continuando ad includere:
- armadi;
- apparecchi di illuminazione;
- cassettiere;
- comodini;
- credenze;
- divani;
- forni (non inferiori a classe A);
- frigoriferi e congelatori (non inferiori a classe F);
- lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie (non inferiori a classe E);
- letti;
- librerie;
- materassi;
- poltrone;
- scrivanie;
- sedie;
- tavoli.
Bonus mobili 2025: i requisiti
Non è possibile accedere al bonus senza ristrutturazione, o meglio: occorre almeno un’operazione di intervento edilizio come la manutenzione straordinaria, i lavori di restauro, risanamento conservativo e sulle parti comuni di edifici residenziali, la sostituzione della caldaia, l’installazione di soluzioni di energia rinnovabile, la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi. È fondamentale la tracciabilità dei pagamenti: niente contanti né assegni, solo bonifico, carta di debito o credito. Inoltre va conservata tutta la documentazione relativa ai lavori di ristrutturazione ed intervento edilizio. I soggetti beneficiari dell’incentivo devono essere:
- residenti in Italia;
- proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione;
- titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le spese come i proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento: usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- affittuari e comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali (per gli immobili che non rientrano tra beni strumentali o merce), produttori di redditi in forma associata (i soci di S.s., S.n.c., S.a.s.), imprese familiari.
Per i grandi elettrodomestici bisogna comunicare l’acquisto all’ENEA sul portale dell’Agenzia dedicato alle detrazioni fiscali. Resta da capire se pure il bonus mobili, come gli altri bonus casa, rientrerà nel nuovo tetto per le spese detraibili (modulato in base al reddito e al numero di figli) e senza effetto retroattivo, impedendo alle rate delle spese effettuate in passato di rientrare nei nuovi tetti di detrazione. La conferma del bonus mobili si aggiunge infatti alle agevolazioni per la casa e l’edilizia annunciate dal governo, su tutte la proroga del bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa e al 36% per le seconde.
“La proroga per il 2025 del bonus mobili, unitamente all’innalzamento al 50% del bonus ristrutturazioni per le prime case, previste con la prossima Legge di Bilancio e annunciate in conferenza stampa dal viceministro Leo sono un’ottima notizia per la filiera del legno-arredo. Consapevoli delle difficoltà che il Governo deve affrontare per mantenere in ordine i conti dello Stato, apprezziamo ancor di più la scelta di aver rinnovato misure che negli anni hanno dimostrato la loro efficacia a vantaggio dei consumatori e delle imprese del settore”, dichiara soddisfatto Claudio Feltrin, il presidente di FederlegnoArredo, la Federazione nazionale delle imprese del settore mobile e arredamento.
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