Tragedia nella notte a Napoli. Una ragazza di 27 anni, Emanuela Chirilli, originaria di Maglie, in provincia di Lecce, è morta in un incendio scoppiato al settimo piano di un edificio in piazza Municipio, numero civico 84. Il corpo della ragazza è stato trovato all’interno del b&b “Il covo degli Angioini”. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Napoli e la polizia scientifica per ricostruire la dinamica. La giovane è morta per asfissia. La salma è stata trasportata al Policlinico per la procedura di autopsia prevista.
Sono stati i carabinieri della compagnia di Maglie ad informare questa mattina della tragedia i genitori di Emanuela. Da quanto si apprende dal sindaco di Maglie, Ernesto Toma, la giovane era stata seguita dai servizi sociali del comune salentino fino all’età di 18 anni.
La madre pensava che si trovasse a Lecce, dove la giovane era da tempo residente, ed era all’oscuro del suo viaggio a Napoli.
Sul profilo social della giovane sono arrivati numerosi messaggi di condoglianze e pensieri che la ricordano: «una ragazza bellissima e piena di vita», scrive qualcuno. Tra le frasi che compaiono a corredo delle sua attività e dei suoi viaggi «Vivi la vita con una bussola e non con un orologio».
L’accaduto
Una fitta macchia di fumo nero ora ricopre una parte del palazzo di piazza Municipio in cui è scoppiato l’incendio. Divelta la Oersiana e il motore dei condizionatori del b&b.
Coinvolti nell’incendio, seppur non direttamente, anche i due piani superiori del palazzo, che sono adesso anneriti a causa del fumo dovuto all’incendio che ha causato la morte di una turista. Il palazzo risulta totalmente agibile quindi si escludono coinvolgimenti esterni al b&b. L’incendio sarebbe scoppiato nella notte tra le 4 e le 5 del mattino. La strada è stata chiusa alla viabilità fino a pochi minuti fa ma la circolazione è ora ripresa regolarmente.
L’inchiesta
È stata aperta un’inchiesta, a cui sta lavorando il commissariato Decumani e la salma della vittima è stata sequestrata. Proseguono i sopralluoghi di Polizia Scientifica e Vigili del Fuoco all’interno del B&B di piazza Municipio nel quale questa notte si è sviluppato un terribile rogo che ha causato la morte di una giovane pugliese.
In questo momento le indagini si concentrano sulla causa che ha generato le fiamme (forse un cortocircuito) e sulla presenza all’interno della struttura che si affaccia sul Maschio Angioino e sul Molo Beverello dei presìdi primari indispensabili per la sicurezza domestica e ricettiva: dagli estintori al salvavita nel quadro elettrico, dalle prese d’aria. Il luogo della tragedia è a un passo da quello che vide consumarsi un altro fatto di cronaca: la morte di Giògiò Cutolo nell’agosto 2023.
La stretta sui B&b
Sull’argomento le disposizioni di legge sono rigorosissime: e comprendono l’obbligo di dotare i condomini di attrezzature specifiche come estintori, rilevatori di fumo e sistemi di allarme, che devono essere controllati e mantenuti regolarmente.
Di recente, nel dicembre dello scorso anno, sono state introdotte integrazioni normative legate alla sicurezza di bed and breakfast, affitti brevi e case vacanza. Negli appartamenti, in questi casi, devono essere posti un numero adeguato di estintori, in punti visibili e strategici, sulla base della normativa e della planimetria della struttura, le unità immobiliari devono essere dotate di rilevatori di gas combustibili e del monossido di carbonio in numero adeguato alla tipologia di struttura (casa, appartamento, camera senza cucina, etc.), al tipo di alimentazione (GPL o metano) a servizio degli impianti, alla presenza di stufe o camini o simili.
Mentre si attende ancora che la Questura comunichi le generalità della vittima, si apprende che la giovane 28enne era giunta a Napoli soltanto ieri, e che avrebbe dovuto pernotatre per una sola notte nel “Covo degli Angioini“. Quasi sicuramente viaggiava da sola. L’incendio sarebbe scoppiato nella notte tra le 4 e le 5 del mattino.
La nota dell’Abbac
Sull’accaduto interviene la rete associativa extralberghiera Abbac: «Esprimiamo cordoglio ai familiari per la vittima coinvolta nell’incendio e plaudiamo per l’intervento immediato dei vigili del fuoco che ha consentito di ridurre rischi per incolumità dei residenti e tutela dell’area – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito -. In attesa di conoscere le cause dell’incendio, ricordiamo che ogni struttura ricettiva ha l’obbligo di detenere un estintore e un rilevatore di monossido, così come prescritto dalle normative e purtroppo disattese, in alcuni casi. Ecco perché chiediamo maggiori controlli sul territorio anche con l’obiettivo di ridurre l’impatto di strutture ricettive che non hanno requisiti urbanistici e che spesso ospitano senza rispettare le normative. L’obbligo del codice identificativo nazionale e il monitoraggio fiscale sta già determinando una riduzione dell’abusivismo ricettivo auspicando che sia migliorata qualità dell’offerta in città».
Il Suap
Il Suap, assunte informazioni dalla polizia locale intervenuta sul posto, ha verificato che l’attività ricettiva, il Covo degli Angiolini, è una casa vacanze che aveva presentato regolare scia. Gli uffici comunali avevano avviato regolare istruttoria e dato esito positivo alla scia.
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