Abbiamo affidato alla penna di Andrea Olmeo, giornalista di Centotrentuno.com, la presentazione dalla sponda rossoblù del match Torres-Ascoli in programma Domenica 1° Dicembre alle ore 15:00 allo stadio “Sanna” per la diciassettesima giornata d’andata del campionato del girone B del campionato di Serie C.
Difficoltà, sfortuna, certezze perdute, ma alcuni lampi che fanno ben sperare per una pronta ripartenza. Questa in estrema sintesi la descrizione del momento vissuto in casa Torres. La parola d’ordine in quel di Sassari è riscatto. Voglia di lasciarsi alle spalle un Novembre difficilissimo in cui sono arrivati solamente 4 punti in 4 partite di campionato, frutto della vittoria contro la Pianese (3-0), il pareggio di Rimini (1-1) e le sconfitte contro Virtus Entella al Vanni Sanna (0-1) e a Ferrara contro la Spal (0-1). Un trend al ribasso rispetto alle ambizioni di vertice della società che, al triplice fischio della sfida di Coppa Italia contro il Milan Futuro persa per 0-1 (la terza consecutiva tra campionato e coppa), ha portato la proprietà a una tavola rotonda di emergenza con la dirigenza mettendo sotto la lente d’ingrandimento l’operato e il futuro di Alfonso Greco.
La Torres versione 2024/2025 è una squadra indubbiamente forte, composta da giocatori di grande valore, con un’ossatura solida e con diversi profili di comprovata esperienza. Un gruppo maturo che in stagione ha affrontato diverse difficoltà da cui è venuto fuori sempre a testa alta. Una squadra che ha saputo sopperire all’emergenza infortuni di Settembre (con 6 titolarissimi ai box) senza mai perdere, abile anche nel metabolizzare al meglio la prima sconfitta in campionato mettendo in fila 4 vittorie e 1 pareggio nelle successive 5 gare. Tutte certezze che avevano alimentato le ambizioni da Serie B. Non solo carattere ma anche prestazioni da squadra pronta per vivere una annata ai vertici. Segnali positivi che però con l’arrivo di Novembre si sono fatti sempre più evanescenti. Non solo risultati negativi, ma allo stesso tempo prestazioni poco soddisfacenti arrivate nel momento in cui la Torres era chiamata nel dare continuità per tenere il ritmo del Pescara capolista. Dal secondo posto a tre lunghezze di distanza dal Delfino si è passati al quarto gradino della classifica a 7 punti dalla vetta. Carattere e gioco sono venuti meno, il pubblico ha iniziato a rumoreggiare in particolare nei confronti di un tecnico che se tanto bene ha fatto durante i suoi quattro anni a Sassari, non è stato altrettanto abile nel farsi amare dalla piazza. Malumore e rabbia che si è letta nel volto della proprietà al triplice fischio della gara contro il Milan Futuro, con il patron rossoblù che è corso subito nella pancia del “Vanni Sanna” convocando una riunione con la dirigenza. Fumata bianca o fumata nera? La verità sta nel mezzo, fiducia data a Greco ma il match contro l’Ascoli di Domenica 1° Dicembre sa tanto di ultima spiaggia. La Torres è chiamata alla vittoria, è quello che si aspetta la piazza, è quello che vuole la dirigenza, ma è quello soprattutto che deve fare una squadra che dopo oltre 120 anni di storia ha le carte in regola per puntare a una Serie B mai assaporata.
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