Nessuna nuova rottamazione delle cartelle nel 2025: dopo lo stop in Legge di Bilancio, anche nel testo del DL Fiscale approvato in Senato non c’è spazio per la quinta edizione della definizione agevolata
Rottamazione delle cartelle nel 2025? Per il momento pare di no.
Dopo lo stop all’emendamento della Lega alla Legge di Bilancio 2025, il primo ok arrivato dal Senato alla legge di conversione del DL Fiscale conferma che va sfumando la possibilità di una riapertura della definizione agevolata.
La definizione agevolata delle cartelle 2022 e 2023 era tra i temi in discussione in Senato, nell’ambito dei lavori per la conversione del DL n. 155/2024. Una proposta che si era affiancata alla rottamazione delle cartelle dal 2000 al 2023, con pagamento in 120 rate, proposta con un emendamento al DdL di Bilancio 2025.
Due proposte che hanno avuto però parere negativo, e che quindi rendono poco plausibile per il momento una possibile nuova stagione di tregua tra contribuenti e Fisco.
Rottamazione cartelle 2025: non passa la riapertura nel DL Fiscale
L’ipotesi di una riedizione della rottamazione delle cartelle è emersa più volte nelle ultime settimane. Una possibilità formalizzata con diversi emendamenti, uno alla Legge di Bilancio 2025 e un altro presentato in sede di conversione del decreto legge fiscale.
Il voto del Senato arrivato il 28 novembre, che ha chiuso la prima fase di lavori per la conversione in legge del DL n. 155/2024, ha però smentito le anticipazioni.
La proposta di una nuova edizione della pace fiscale bocciata dal Senato riguardava i carichi affidati dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, quelli rimasti esclusi dalla precedente rottamazione.
Dal punto di vista formale, non si sarebbe trattato di una nuova rottamazione, bensì della riapertura dei termini della definizione agevolata in corso applicata però anche ai carichi più recenti (affidati dalla metà del 2022 e fino alla fine dello scorso anno).
Porte sbarrate alla rottamazione quinquies 2025, per ora
L’ipotesi di una nuova edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali sembra quindi sfumata, anche se è bene evidenziare che il DL Fiscale dovrà essere vagliato anche dalla Camera ai fini della conversione in legge entro il 18 dicembre.
Pur considerando il segnale di chiusura arrivato ad oggi dal Governo e dal MEF, per le conferme definitive bisognerà attendere ancora.
Intanto è bene evidenziare che il 2 dicembre è in scadenza l’ultima rata dell’anno della definizione agevolata, appuntamento da segnare in rosso sul calendario e per il quale continua in ogni caso ad applicarsi il termine di tolleranza di 5 giorni. Saranno considerati validi i versamenti effettuati fino al 9 dicembre.
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