Un soffio di tradizione antica invade Quartucciu, dove domani arriva “Musas e Terras, canto de paghe e libertade”, il festival itinerante che intreccia poesia e musica sarda. L’evento, ospitato nella suggestiva DomusArT, la casa campidanese di via Neghelli, è pronto a trasformare quell’angolo del centro storico in un palcoscenico dedicato alla riscoperta delle launeddas, lo strumento ancestrale dal suono ipnotico che racconta la storia millenaria della Sardegna.
La giornata si apre alle 9.30 con Sa Domu de is Launeddas, un laboratorio immersivo accompagnato da una mostra che svela i segreti di questo strumento realizzato con le canne. I maestri Gianfranco Meloni, Roberto Corona e Sergio Lecis guideranno gli studenti di Quartucciu tra sonorità ammalianti, tecniche artigianali e racconti di tradizione.
Al tramonto, la magia si rinnova. Alle 19 prende vita una serata di sonate, canti e balli tradizionali, con il suono inconfondibile delle launeddas e de su sulitu al centro della scena. A concludere l’evento sarà il tenore “Sa Maddalena” di Silanus, con una performance pronta a evocare l’anima più autentica della Sardegna. Un appuntamento imperdibile per appassionati, cultori e per chiunque ami le radici profonde della cultura isolana. La serata sarà magistralmente condotta da Federica Picciau. Musae e Terras è organizzato da Campos in collaborazione con l’associazione delle launeddas.
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