«Prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice, soprattutto se si rappresenta chi il rispetto deve sempre tenerlo in campo e far rispettare regole»: è questo un estratto del messaggio condiviso da Alessandro Sala, classe 2001 della Pro Sesto, sul proprio profilo Instagram mercoledì 27 novembre, a tre giorni di distanza dalla vittoria sul Club Milano che l’ha visto ricevere un cartellino rosso dopo essere stato sostituito nel secondo tempo. Un’espulsione arrivata «per avere rivolto espressione offensiva all’indirizzo della Terna Arbitrale» e che pone fine al 2024 calcistico del giocatore scuola Milan, che sui social mette in evidenza un episodio che sarebbe accaduto prima di essere sanzionato dal direttore di gara.
«CERTE COSE NON VANNO MAI DETTE E PENSATE»
È un altro passo del testo scritto da Sala, che durante la sfida di Pero avrebbe ricevuto degli insulti da parte del direttore di gara prima di lasciare il campo per un compagno e di essere espulso. «È capitato qualcosa di davvero brutto nell’ultima partita che ho giocato e penso che prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice, soprattutto se si rappresenta chi il rispetto deve sempre tenerlo in campo e far rispettare regole. – racconta infatti il giocatore, che nel post condiviso sui social aggiunge – Penso che la vita ti regala emozioni e momenti importanti, ma ti mette anche a dura prova. Volevo solo far vedere il sorriso davanti alla malattia di una donna forte e determinata, di una donna che ha fatto sempre sacrifici nonostante tutto per vedere il sorriso dei suoi figli sempre sul viso. Ringrazio la vita che mi ha dato la possibilità di crescere con dei principi sani ed importanti, e ringrazio mia mamma che ha vinto quella partita sorridendo e non mollando mai. Sono scosso e turbato da quanto accaduto e spero questo su un campo da calcio non accada mai più, con la speranza che certe persone capiscano che certe cose non vanno mai dette né tanto meno pensate. Ho vissuto quello che tante persone e tanti bambini purtroppo vivono ogni giorno, e rivivere attraverso frasi pesanti queste cose fa tanto male, da sportivo ma soprattutto da essere umano. In uno sport dove si combatte ogni forma d’odio tutto questo non è accettabile».
Sport a cui il centrocampista dovrà rinunciare fino al 2025, dato che l’espulsione costa quattro giornate di squalifica. Una decisione rispetto alla quale la Pro Sesto ha già annunciato un ricorso, come espresso tramite il seguente comunicato: «La Pro Sesto prende atto con preoccupazione e incredulità della squalifica di quattro giornate comminata al proprio tesserato Alessandro Sala, all’esito dell’espulsione subita domenica durante la partita con il Club Milano, quando si trovava in panchina dopo un cambio avvenuto nel secondo tempo. Con riferimento all’episodio di domenica è stato presentato lunedì un esposto alla Procura Federale a firma del diretto interessato. La Società annuncia inoltre immediato ricorso contro la squalifica pervenuta ieri, che non esita a definire incomprensibile e surreale, in quanto il calciatore in realtà sarebbe stato vittima di frasi gratuite e irriguardose da parte del direttore di gara, sulle quali la Pro Sesto esige le indagini del caso e la massima chiarezza. La Pro Sesto, nell’esprimere vicinanza al proprio tesserato, si augura che le indagini in corso della Procura Federale facciano giustizia e che una vicenda come quella subita da Sala non si ripeta su un campo di gioco».
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