Il 20 gennaio 2025 si terrà il corso “Aspetti acustici correlati all’installazione di impianti di calore” in webinar e in presenza presso la sede dell’Ordine. L’obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base degli aspetti acustici degli impianti a pompa di calore, fornendo ai professionisti gli strumenti per comprendere ed affrontare anche questi aspetti, tutelando al contempo il loro operato.
Il regime dei bonus e la ricerca di una maggior efficienza energetica ha incrementato l’installazione di impianti termici a pompa di calore: ma il beneficio energetico e gli incentivi spesso portano i fruitori, e di conseguenza i professionisti e gli installatori, a scegliere queste soluzioni “dimenticando” altri fattori, soprattutto la loro potenziale rumorosità data dalle giranti e dai compressori, espressa sia come rumore aereo, sia come vibrazione per via strutturale. La normativa specifica in materia a livello nazionale, regionale e locale è poco chiara, in quanto da un lato considera tali apparecchi alla stregua di elettrodomestici, dall’altro applica a tutte le sorgenti di rumore disturbanti la stessa disciplina giuridica ed amministrativa (normalmente considerata in sede di autorizzazione solo per le attività produttive). La scarsa conoscenza di questi problemi sta portando alla crescita esponenziale di segnalazioni e di cause legali per disturbo da rumore, con evidenti risvolti di responsabilità sui progettisti di tali impianti.
Competenze – Il professionista chiamato a predisporre il progetto di un nuovo impianto termico si trova portato a privilegiare sempre di più gli impianti a pompa di calore, sia per questioni energetiche, sia di incentivazione. Ma tale scelta ha un rovescio della medaglia che spesso esula dalle competenze sue e dei suoi interlocutori: la rumorosità dell’impianto, sia all’esterno, sia all’interno degli edifici. La mancata o errata considerazione del rumore prodotto durante il funzionamento degli impianti, specie in alcune fasi di lavoro, porta ad un errato posizionamento e dimensionamento degli stessi o ad una erronea installazione e programmazione che determinano la comparsa di fenomeni di disturbo da rumore. E’ necessario per il professionista, quindi, acquisire competenza ed informazione corretta sugli aspetti acustici di tali tipologie di impianti, in modo da procedere, eventualmente supportato da un tecnico acustico, in una corretta progettazione, la quale tenga in considerazione il rumore come fattore di primaria importanza, anche al fine di evitare spiacevoli situazioni di rivalsa in ambito giudiziario.
Esperienze – La scelta di progettare ed installare un impianto a pompa di calore viene spesso imposta al professionista dalle scelte del committente, legate alle offerte del mercato, alla possibilità di interfacciamento a sistemi di alimentazione elettrica generata da impianti di tipo fotovoltaico, ma soprattutto dagli incentivi statali. La politica degli incentivi agevola la scelta di tali soluzioni tecniche, determinando uno sgravio sull’acquisto, meglio ancora se l’acquisto può essere completamente coperto economicamente con una rivalsa per la rumorosità determinata dallo stesso! In questi ultimi tempi stanno crescendo in modo esponenziale i contenziosi legati alla rumorosità di questi impianti: la loro installazione deroga – nella maggior parte dei casi – da valutazioni acustiche in fase di progetto e di realizzazione, ma non deroga al rispetto dei limiti sanciti nel quadro normativo. Ecco che la mancata considerazione di tali aspetti connessi al disturbo da rumore da parte del progettista può diventare fondato motivo di causa, con relativi oneri.
Il corso è riconosciuto dalla Regione Piemonte ai fini dell’aggiornamento dei Tecnici Acustici ai sensi della L. 447/1995, D.Lgs. 42/2017.
Per iscriversi al corso: Aspetti acustici correlati all’installazione di impianti di calore
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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