Un regalo ai nostri nonni più deboli e soli. È la «Tredicesima dell’Amicizia» che Specchio dei tempi, in prossimità del Natale, consegnerà a centinaia di anziani in tutte le redazioni de La Stampa del Piemonte e della Liguria. A Biella e Vercelli l’appuntamento è per il 4 dicembre. Nella prima città l’incontro è previsto alle 10 in via XX Settembre 17 e nella seconda in via Duchessa Jolanda 20, alle 15. Saranno più di un centinaio gli anziani biellesi e vercellesi, tutti over 65, soli e con un reddito minimo certificato dall’Isee, che riceveranno un piccolo dono natalizio e il documento con il quale recarsi in qualsiasi filiale di Intesa Sanpaolo per ritirare la «tredicesima» di 500 euro. Parte degli anziani che arriveranno in via XX Settembre e in via Duchessa Jolanda sono anche seguiti dal progetto «Forza nonni!», sempre di Specchio dei tempi, che offre tutto l’anno assistenza domiciliare e telefonica, buoni spesa e aiuti a chi, ormai in là negli anni, non ha più nessuno accanto. Tutti gli altri sono stati segnalati a Specchio dei tempi da parrocchie e enti del territorio come la Caritas. Complessivamente, in tutto il Piemonte verranno consegnate le 2 mila Tredicesime che erano l’obiettivo originario del progetto. Ma le offerte dei lettori de La Stampa e degli amici di Specchio dei tempi continuano e non disperiamo di riuscire a soddisfare tutte le 2.550 richieste arrivate.
Questo è il terzo Natale che il progetto sbarca nelle province piemontesi e in quelle liguri. Nato nel 1976, per il successivo mezzo secolo ha distribuito, quasi esclusivamente nel Torinese, qualcosa come 33 milioni di euro frutto delle donazioni di 82 mila lettori de La Stampa. Il primo Natale, quello del ’76, la Tredicesima ammontava a 30 mila lire e venne distribuita a 30 anziani che vivevano nei tuguri del centro storico torinese. Quell’anno e nei tanti e tanti anni seguenti, a segnalare chi aveva più bisogno di quel piccolo ma prezioso dono, è stata suor Pierina, una religiosa che ha speso tutta la vita per i più deboli.
La solidarietà che caratterizza la «Tredicesima dell’amicizia» è la stessa degli 85 progetti che la Fondazione Specchio dei tempi, «cuore» del quotidiano La Stampa, segue in Italia e nel mondo. Il regalo che ricevono gli anziani non ha nessuna ambizione di risolvere chissà quali problemi. L’obiettivo è solo quello di offrire un momento di serenità a chi la serenità non la conosce più. Dimostrare a chi si sente solo che solo non è, che migliaia di persone hanno donato qualcosa per loro, hanno pensato a loro.
La Fondazione è, diciamo, il «braccio operativo» della popolare rubrica «Specchio dei tempi» fondata nel 1955 dal direttore dell’epoca de La Stampa, Giulio De Benedetti, e dal capocronista Ferruccio Borio. Un’iniziativa innovativa, perché sui giornali non esistevano rubriche nelle quali i lettori potessero far sentire la loro opinione o denunciare problemi. Insomma, «Specchio dei tempi» è stato un Social ante litteram.
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