Dalla fintech CheckSig arriva un nuovo servizio per consentire a due controparti di entrare in un contratto di prestito garantito da digital asset come Bitcoin. Grazie a questa soluzione, la società (in qualità di escrow holder, custode) ha permesso il primo prestito garantito da Bitcoin in Italia, segnando un ulteriore passo avanti nell’innovazione finanziaria.
Il nuovo servizio di garanzia Bitcoin firmato CheckSig
“Le banche dovrebbero guidare l’innovazione in questo settore, ma sono assenti. Con questo servizio, CheckSig risponde alle esigenze di mercato, creando un ponte tra domanda e offerta di credito garantito da Bitcoin, con rendimenti competitivi e garanzie eccellenti. Siamo pronti a facilitare altre operazioni di questo tipo; al contempo, siamo pronti ad aiutare le banche interessate a entrare nel mondo dei servizi cripto, auspicando il loro ruolo come prestatori e intermediari”.
Così racconta Ferdinando Ametrano (CEO di CheckSig) in merito al suo nuovo servizio, che ha permesso la prima operazione di finanziamento garantita da Bitcoin in Italia: un prestito da 1,15 milioni di euro con 64 Bitcoin come garanzia. Sempre per quest’operazione, precisa la società in una nota, sono stati previsti dei meccanismi di margin call e liquidazione automatica.
Nuovo round di finanziamento per CheckSig
Oltre alla novità del servizio, la società ha annunciato un nuovo round di investimento per il 2024. Un anno che la società si appresta a chiudere con un aumento del 275% delle masse in custodia, del 260% dei volumi di trading e del 250% di profitti.
Dopo aver completato ad aprile un round di investimento da 2,7 milioni di euro (con una valutazione post-money di 25 milioni), la fintech ha reso nota l’apertura di un Series A extension round (con una valutazione pre-money di 30 milioni di euro), che sarà destinato ad accelerare la crescita e l’internazionalizzazione della società.
Un contesto favorevole per i Bitcoin
L’impiego dei Bitcoin (prossimi a superare la soglia dei 100.000 dollari) come garanzia finanziaria trova oggi un contesto favorevole, alimentato in particolare da fattori quali:
- l’approvazione degli ETF su Bitcoin a gennaio, che ha favorito l’ingresso degli investitori istituzionali;
- l’halving di aprile, che ha ridotto l’offerta disponibile sul mercato;
- l’adozione del regolamento MiCA, che sta preparando il terreno per un mercato dei capitali europeo competitivo;
- l’elezione di Donald Trump a novembre, che con il supporto di Elon Musk ha iniettato ulteriore ottimismo nei mercati finanziari.
Secondo Ametrano,
“Con l’Europa pronta a sviluppare un mercato dei capitali solido entro i prossimi 12-18 mesi, questo rally potrebbe proseguire in modo più stabile rispetto al passato. Bitcoin potrebbe superare i 140.000 dollari, se le promesse elettorali di Trump verranno mantenute. Noi siamo pronti a servire gli investitori Bitcoin”.
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