Il rogo è scoppiato al settimo piano di un palazzo in pieno centro a Napoli, in Piazza Municipio. La vittima, Emanuela Chirilli, 28enne di Lecce, era arrivata ieri sera da sola a Napoli. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe morta per asfissia ma sarà l’autopsia a stabilire con certezza le cause del decesso
Tragedia nella notte a Napoli. Una giovane donna è morta nell’incendio scoppiato in un bed&breakfast nella centralissima piazza Municipio. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire per domare un rogo scoppiato tra le 4 e le 5 al settimo piano di un palazzo in pieno centro a Napoli. Sul posto anche la Polizia di Stato. Secondo quanto si apprende, il cadavere di Emanuela Chirilli, 28enne di Lecce, è stato ritrovato all’interno di una stanza. Il rogo si sarebbe sviluppato al settimo piano dello stabile. Coinvolti nell’incendio, seppur non direttamente, anche i due piani superiori del palazzo, che appaiono adesso anneriti. Sull’accaduto sono in corso indagini degli agenti del commissariato Decumani e della Polizia di Stato.
Veriche in corso
La giovane vittima era arrivata ieri sera da sola a Napoli e avrebbe dovuto passare una sola notte in città al “Covo degli Angioini”. Le indagini di polizia e vigili del fuoco sull’origine e la dinamica dell’incendio stanno accertando se la struttura fosse in regola con le autorizzazioni e con le normative antincendio. In particolare, se fosse registrata come casa vacanze e non b&b. Le attività di indagine si stanno concentrando anche sulla possibilità che le fiamme siano partite da una multipresa che reggeva più spine o dall’impianto di condizionamento caldo-freddo. Secondo quanto si è appreso Emanuela Chirilli è morta per asfissia a causa del fumo sprigionato dall’incendio nella sua stanza in una casa vacanze a Napoli. La ragazza è stata trovata nel letto, quindi non sarebbe riuscita ad alzarsi per cercare di salvarsi. A stabilire con certezza le cause del decesso sarà comunque l’autopsia: la procura di Napoli ha disposto il sequestro della salma.
La vittima
Emanuela Chirilli era nata nella provincia di Lecce il 23 dicembre del 1996 e tra meno di un mese avrebbe compiuto 28 anni. Era assistente all’infanzia e nel 2020 aveva frequentato il corso per la durata di sei mesi per il profilo di tecnico per la cura e l’assistenza all’infanzia del Cefass di Lecce. I genitori della ragazza sono stati informati dell’accaduto questa mattina dai carabinieri. Da quanto si apprende dal sindaco di Maglie, Ernesto Toma, la giovane era stata seguita dai servizi sociali del comune salentino fino all’età di 18 anni. La madre pensava che si trovasse a Lecce, dove la giovane era da tempo residente, ed era all’oscuro del suo viaggio a Napoli.
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