14.41 – venerdì 29 novembre 2024
Agevolazioni economiche a sostegno delle attività culturali, approvati i criteri e le modalità di concessione. Gerosa: “Valorizziamo il sistema culturale trentino evidenziando la capacità operativa, progettuale e di innovazione culturale dei suoi molteplici attori”.
Un obiettivo previsto dalla Strategia provinciale della XVII Legislatura, che prevede di accrescere la partecipazione e l’accessibilità ai beni ed alle attività culturali, anche come fattori di coesione comunitaria e di benessere: i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni economiche nel campo delle attività culturali sono stati approvati oggi dalla Giunta provinciale, su proposta della vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa.
La prima definizione di questi criteri risale al 2013; a questa seguirono molte modifiche e integrazioni, che hanno spinto la vicepresidente alla valutazione della necessità di una revisione sostanziale, per rispondere in maniera più efficace al contesto culturale trentino attuale, .
“Questa revisione porta a compimento la ratio della legge provinciale 14 del 2022, che ha introdotto il superamento dell’attuale sistema di qualificazione, promuovendo l’accesso ad un maggior numero di soggetti e professionalità, aprendo il sistema culturale trentino a un maggior numero di attori evidenziandone loro capacità operativa, progettuale e di innovazione culturale”, commenta Gerosa.
L’attuale revisione, infatti, tocca tutti gli ambiti di applicazione della legge del 2007: le convenzioni, i progetti e le iniziative straordinarie di rilevanza provinciale, l’acquisto di beni mobili o di strutture e arredi, come le attività per le scuole musicali o il fondo unico provinciale per lo spettacolo.
“Abbiamo lavorato a questa revisione per rispondere in maniera più aderente ed efficace alle evidenze e criticità che il contesto culturale trentino, plurale e dinamico, ha messo in luce. Abbiamo puntato molto sulla promozione di una capacità progettuale di qualità, ma in questo momento si è deciso di non inserire un indicatore di spesa minima ammissibile per il finanziamento, in quanto è intenzione del mio Assessorato condurre almeno per un anno un processo di accompagnamento formativo e far crescere i soggetti proprio nella loro capacità di redigere, comunicare, stendere e prevedere la fattibilità di un idea”, sottolinea ancora la vicepresidente, che conclude: “Abbiamo voluto poi istituire i gruppi di lavoro, quali commissioni, per svolgere collegialmente l’attività istruttoria e valutativa delle richieste per migliorare la trasparenza nel processo di istruttoria”.
I criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni economiche nel campo delle attività culturali attuano la legge 15/2007, che disciplina le attività culturali della Provincia, prevedendo promozione e sostegno di progetti, iniziative e manifestazioni di rilievo provinciale, rivolte alla conoscenza, valorizzazione e sviluppo della cultura del territorio. La capacità progettuale dei diversi produttori delle attività culturali non aveva finora ottenuto una piena valorizzazione, mentre il nuovo testo dei “Criteri e modalità di agevolazioni economiche a sostegno delle attività culturali” comporta due fondamentali linee di revisione, qualificando proprio la stessa azione progettuale: l’istituzione di gruppi di lavoro che svolgano collegialmente attività istruttoria e valutativa e la qualità progettuale dei soggetti che operano nel mondo della cultura.
Il primo è un passo molto significativo, che punta ad una valutazione di qualità e multidisciplinare dei progetti presentati. Inserito nelle disposizioni generali che riguardano tutte le richieste di agevolazioni economiche, risponde anche ad una maggiore trasparenza del processo di istruttoria e una volontà di collegialità della valutazione. Per quanto riguarda la qualità, in sede di presentazione della domanda dovrà essere specificato l’obiettivo di creazione del valore culturale del progetto, delle attività o delle iniziative, a beneficio della comunità o del target di riferimento. Le iniziative, per questi motivi, devono svolgersi sempre alla presenza di un pubblico e possono beneficiare di contributi pubblici solo i soggetti culturali senza scopo di lucro.
Le modifiche dunque hanno lo scopo di valorizzare le iniziative culturali di maggior pregio che vengono organizzate nel territorio provinciale, per generare un ciclo virtuoso dal punto di vista sociale ed economico, aumentare il benessere percepito da parte della comunità e, al contempo, l’accessibilità alle stesse attività culturali, considerate come fattore di coesione e di benessere, un obiettivo di medio lungo periodo che corrisponde anche a quanto previsto dalla strategia provinciale per la XVII legislatura.
Inoltre, si prevede di generare un flusso di informazioni che vada ad alimentare il Sistema Informativo Culturale della Provincia, in un’ottica di valutazione, programmazione ed analisi dell’esito delle politiche messe in campo. Con riferimento al “Fondo unico Provinciale per lo Spettacolo” sono state inoltre recepite le modifiche e i chiarimenti suggeriti dai componenti della relativa Commissione consiliare, per facilitare la lettura dei contenuti e dare risalto agli aspetti più rilevanti dei progetti. Si è mantenuta la voce ospitalità, nel limite del 10%, se nel progetto c’è una correlazione con la tradizione enogastronomica del territorio come espressione della cultura, della storia e dell’identità di quella comunità. La presentazione delle domande, solo per il 2025, sarà tra il 10 gennaio e il 7 febbraio.
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