CALTANISSETTA – L’amministrazione comunale di Caltanissetta, guidata dal sindaco Walter Tesauro, ha ottenuto un risultato cruciale per l’approvvigionamento idrico della città e del vicino comune di San Cataldo. Dopo una riunione di oltre quattro ore con la cabina di regia regionale sull’emergenza idrica è stata decisa la riapertura temporanea della diga Ancipa per garantire acqua ai due comuni. L’incontro è stato fortemente voluto dall’amministrazione nissena.
La riunione si è resa necessaria a causa della grave situazione derivante dalla rottura della conduttura idrica principale e dalla chiusura della diga Ancipa.
Hanno partecipato all’incontro:
- il sindaco di San Cataldo
- i membri della Giunta
- il presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta
- rappresentanti di Siciliacque
- Caltaqua
- i presidenti delle ATI di Caltanissetta ed Enna.
La decisione è stata il frutto di un dialogo complesso, che ha superato le resistenze dei comuni dell’Ennese, anch’essi dipendenti dalla diga e a rischio in caso di ulteriori ritardi delle piogge.
Le parole del sindaco di Caltanissetta
“Non era accettabile che, pur avendo attivato nuovi pozzi capaci di fornire circa 120 litri al secondo, le nostre città restassero senz’acqua – ha dichiarato il sindaco Tesauro –. È stata una battaglia difficile, ma necessaria per tutelare i diritti dei cittadini”.
Sebbene i nuovi pozzi siano già operativi, l’acqua non sta ancora raggiungendo le abitazioni a causa di una rottura della conduttura principale gestita da Siciliacque. Durante l’incontro, l’amministrazione ha richiesto un intervento urgente, sollecitando lavori senza interruzioni, anche notturni, per riparare il guasto.
“Non è accettabile che questa risorsa, ottenuta con sforzi enormi, non arrivi ai cittadini – ha aggiunto Tesauro –. Dobbiamo capire con chiarezza dove finiscono quei 120 litri al secondo che oggi non raggiungono Caltanissetta”.
Tesauro ha concluso sottolineando l’impegno dell’amministrazione: “Per difendere i diritti dei miei concittadini non ci fermeremo davanti a nulla. Siamo pronti a intraprendere qualsiasi azione, incluse eventuali denunce, per garantire il diritto all’acqua e la tutela di un servizio essenziale”.
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