FERMO – Un impatto terrificante, l’auto che trova sulla sua strada un camion dei rifiuti. È un muro di ferro, il veicolo si trasforma in un groviglio di lamiere. Sono da poco passate le 9 del mattino, al volante c’è una giovane donna, madre di due bambini, con lei un’altra ragazza. Ogni soccorso risulterà vano. Eleonora Dolci, 33 anni, muore sul colpo.
Quando i mezzi del 118 raggiungono la provinciale Valdete, all’altezza di contrada Camera, il suo cuore si è già fermato. Un automobilista di passaggio è il primo a lanciare l’allarme, si fermano anche altri veicoli. Lo scenario è spaventoso, da subito si comprende la gravità dell’incidente. I ripetuti tentativi di rianimazione non riescono in un miracoloso recupero. Ferita con traumi seri la donna sul lato passeggero. Viene presa in carico dai sanitari e trasportata in elisoccorso all’ospedale regionale di Torrette. Per fortuna non è in pericolo di vita. Solo traumi superficiali per il conducente del mezzo pesante. Dopo lo schianto, sulla Valdete è un susseguirsi frenetico di sirene e mezzi delle forze dell’ordine. Sopraggiungono la Croce Azzurra di Porto San Giorgio, con due ambulanze e un’automedica, i vigili del fuoco di Fermo, la polizia locale di Fermo, a cui è affidata la ricostruzione dell’incidente, la polizia di Stato. La strada viene chiusa al traffico per circa un’ora, per agevolare le operazioni di soccorso e per liberare le carreggiate dai mezzi. Il camion ha terminato la sua corsa finendo con il muso contro un campo, a pochi metri l’auto guidata da Eleonora, semidistrutta.
La ricostruzione
Ha impattato l’articolato tra la parte frontale e la fiancata sinistra.
La dinamica dello scontro è al vaglio degli agenti, aperto d’ufficio un fascicolo alla Procura della Repubblica, per accertare eventuali responsabilità. La vittima lavorava da alcuni mesi al nuovo McDonald’s a Campiglione di Fermo, aperto nelle scorse settimane e ieri chiuso per lutto. Originaria di Civitanova, da qualche tempo si era trasferita a Montecosaro, con il marito ed i due bambini di 6 e 7 anni, un maschio e una femmina. Anni fa aveva già lavorato in un altro punto McDonald’s, quello vicino alla zona commerciale Aurora di Civitanova, poi per qualche tempo era stata impiegata in un negozio Acqua e sapone, prima di fare ritorno da cameriera alla nota catena di ristoranti. La notizia della terribile scomparsa ha fatto velocemente il giro del Fermano e del Maceratese. Centinaia i messaggi di cordoglio e sgomento da amici, familiari, colleghi che avevano condiviso momenti con la giovane madre, pensieri per il dolore lacerante del marito Daniele e dei due piccoli. Chiedono chiarezza sull’accaduto le segreteria provinciali della Filcams Cgil e della Cdlt Cgil di Fermo. Oltre ad esprimere cordoglio alla famiglia, auspicano si ricostruiscano chiaramente i fatti.
«Le notizie fin qui note fanno presupporre che si tratti dell’ennesimo infortunio mortale in itinere caratterizzato da un’esposizione al rischio, visti gli spostamenti che alcuni lavoratori sono chiamati ad effettuare tra punti vendita localizzati nel territorio – scrive Barbara Micheleic -. Pertanto esprimiamo vicinanza a tutti i colleghi di lavoro, anche loro stravolti da questa grave tragedia».
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