“Serve una comunicazione appropriata per aiutare il mondo dell’informazione a trasferire notizie vere tenendo conto di un contesto dove l’intelligenza artificiale e tecnologie avanzate e complicate influiscono in ogni dimensione della nostra vita quotidiana”. Il presidente dell’Unione giornalisti italiani scientifici Giovanni Caprara ha introdotto l’ottava edizione del coso di formazione dedicato alle nuove frontiere della scienza realizzato a Spazio Xnl sabato 30 novembre.
Durante l’iniziativa rivolta non solo ai giornalisti sono intervenute eminenti personalità del mondo della ricerca. L’appuntamento è nato come parte di un programma pluriennale sulla divulgazione e la corretta ed equilibrata informazione scientifica, con la collaborazione di Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) e Fondazione di Piacenza e di Vigevano.
Il ricordo di Edoardo Amaldi
L’evento ha offerto anche l’occasione per ricordare la figura di Edoardo Amaldi, fisico piacentino originario di Carpaneto che contribuì alla creazione dell’istituto nazionale di fisica nucleare e del Cern di Ginevra. “Un grande scienziato, un grande divulgatore – le parole di Lucio Rossi, professore all’Università degli studi di Milano -. Soprattutto ha saputo unire ricerca di base e tecnologia, ma non solo, Amaldi ha unito la gente e questa è la sua eredità più grande”.
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