Milano – Le prime tredicesime saranno accreditate domani. Le riceveranno 2.633.572 pensionati in Lombardia (dati Inps elaborati dall’Ufficio Studi Cgia). Poi, entro Natale, arriveranno sui conti correnti dei 3.926.106 lavoratori dipendenti. In tutto sono 6.559.678 i lombardi che hanno diritto alla mensilità aggiuntiva, maturata accantonando ogni mese un dodicesimo del lordo dello stipendio ed erogata in un’unica soluzione a dicembre. I datori di lavoro sono tenuti a pagarla per legge dal 1960 come “gratifica natalizia“.
Una misura introdotta per sostenere i consumi e le spese a ridosso di Natale. Negli ultimi anni, invece, almeno metà della tredicesima è stata destinata a coprire uscite ordinarie – rate dei mutui, bollette, costi scolastici – o interventi di manutenzione straordinaria, complice il crollo del potere d’acquisto per effetto dell’inflazione. In questi giorni i centri studi delle principali associazioni legate al commercio stanno aggiornando le previsioni di cosa accadrà quest’anno.
Stando alle stime dell’Ufficio Studi della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese) si ipotizza il taglio di un miliardo alle spese natalizie a livello nazionale, il 9% in meno del 2023: ai regali e agli acquisti che ruotano attorno alle festività saranno destinati 10 miliardi, un terzo rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Nelle prossime settimane 35,7 milioni di italiani potranno contare su un tesoretto che, al netto delle imposte, ammonterà a 44,8 miliardi.
Una decina è il valore delle tredicesime che arriveranno in Lombardia, la regione con la retribuzione media lorda più alta ( 28.354 euro ai lavoratori dipendenti) e sei province (Milano, Lecco, Bergamo, Varese, Lodi e Cremona) tra le prime venti dove si guadagna di più. La provincia con più destinatari della tredicesima è Milano: 2.474.870. Di questi 1.674.744 sono lavoratori dipendenti, 800.126 pensionati. Seguono Brescia con 783.402 aventi diritto e Bergamo con 694.629.
A Varese sono 528.308 ad attendere la “gratificazione natalizia“, 495.977 a Monza, 351.608 a Como e 305.824 a Pavia. A Mantova la quota degli aventi diritto scende a 255.657, 222.643 a Cremona e 208.467 a Lecco. Lodi con 125.693 e Sondrio con 112.600 presentano i numeri più bassi. In tutte le province il dato dei lavoratori dipendenti supera quello dei pensionati. L’unica eccezione è rappresentata da Pavia dove le tredicesime versate a chi non è più in attività (155.007) superano quella dei lavoratori (150.817).
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