MILANO, 02 DIC – Andy Warhol e Mario Schifano, Giorgio de Chirico e Lucio Fontana: sono solo alcuni degli autori delle decine d’opere d’arte confiscate alla malavita organizzata, oggi esposte a Palazzo Reale, nella mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche’, aperta gratuitamente al pubblico da domani al 26 gennaio 2025. L’esposizione è parte del progetto “Arte per la cultura della legalità”, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. Milano è la seconda tappa di un itinerario che si è aperto al Museo Hendrick Christian Andersen a Roma e si concluderà al Palazzo della Cultura a Reggio Calabria, dall’8 febbraio al 27 aprile 2025. Le oltre ottanta opere che compongono il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio cronologico e tematico, provengono da due differenti procedimenti. Il primo è legato a una rete internazionale di riciclaggio, il secondo, invece, è frutto di una confisca a carico di un soggetto pienamente inserito nel circuito della criminalità organizzata. In mostra correnti artistiche come il gruppo Novecento con Mario Sironi, la Metafisica con autori quali Giorgio de Chirico e Carlo Carrà; la Transavanguardia di Sandro Chia, Enzo Cucchi e Mimmo Paladino; la Nuova scuola Romana con Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano; l’arte murale di Keith Haring , la land art di Christo. In mostra anche un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro e due lavori di Michele Savini. Dopo le rassegne di Milano e Reggio Calabria, il primo gruppo di lavori, provenienti da una confisca divenuta definitiva nel 2018, sarà consegnato a Milano (Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio), Roma (Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Museo delle Civiltà e Istituto centrale per la grafica), Napoli (Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento) e Cosenza (Galleria nazionale di Cosenza). Il secondo gruppo di 22 opere rimarrà a Reggio Calabria, presso il Palazzo della Cultura “P. Crupi”, dove, sin dal 2016, sono permanentemente esposte oltre cento opere d’arte, tutte parte di una confisca. (ANSA).
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