Chi ha subito danni a causa del maltempo che tra il 9 giugno e il 13 luglio ha colpito diverse zone della nostra provincia, in particolare l’area delle valli Brembana, Seriana, Imagna e della Valle di Scalve, potrà chiedere al proprio istituto di credito di sospendere le rate del mutuo fino a quando l’abitazione danneggiata o la sede dell’azienda che siano state danneggiate non torneranno agibili, o comunque fino a ottobre 2025, quando è prevista la fine dello stato di emergenza dichiarato il 29 ottobre scorso.
L’ordinanza della Protezione Civile
A prevedere la misura a favore di privati e aziende è l’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile firmata il 27 novembre e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, che «recepisce i contenuti dell’accordo sottoscritto da Abi, Protezione civile e dalle Associazioni dei consumatori – fa sapere l’Associazione bancaria italiana in una nota – per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali».
Gli eventi di maltempo dello stato di emergenza
Con la pubblicazione in Gazzetta, le banche (che entro trenta giorni dovranno dare tutte le comunicazioni del caso ai propri clienti) potranno sospendere le rate dei mutui relativamente ai territori colpiti dal maltempo che, in Bergamasca, il 10 giugno aveva creato diversi problemi a Isola di Fondra , dove un fiume di fango si era riversato sulla provinciale in località Trabucchello. L’11 giugno si erano registrati diversi allagamenti, in particolare a Ghisalba e nella zona di Vigano San Martino e Luzzana, su cui era passata una violenta tempesta. Il giorno seguente a San Paolo d’Argon era esondato il Seniga, mentre è del 21 giugno il nubifragio che aveva colpito varie zone della nostra provincia, tra Treviglio e la val Seriana, ma in particolare la val Vertova. Anche la litoranea sebina occidentale era stata interrotta a causa di una frana tra Parzanica e Riva di Solto . A luglio, invece, due gli episodi di maltempo che avevano lasciato il segno: quello della notte tra il 7 e l’8 luglio e quello del 12 luglio, che aveva colpito in particolare l’alta valle Seriana e Brembana, la valle di Scalve e la valle Imagna.
I dettagli sulla sospensione del mutuo
«I titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati, o alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici – si legge nell’ordinanza del capo del dipartimento di Protezione civile –, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale».
Questo fino alla nuova agibilità, e comunque non oltre ottobre 2025, data di cessazione dello stato di emergenza in provincia di Bergamo. Il tutto previa presentazione di un’autocertificazione che attesti il danno subito.
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