Per il secondo anno consecutivo, dodici produttori di Norma commercializzeranno i propri oli con lo stesso marchio: “InViridis”. Oli nuovi che, nell’ambito del progetto della Compagnia dei Lepini “Res Rustica. Agricoltura dei Monti Lepini nel Tempo. Valorizziamo il Passato, Coltiviamo il Futuro”, verranno presentati oggi alle 17,30 nel Museo civico archeologico “Padre A.G. Saggi” di Norma. Oltre che dalla stessa Compagnia dei Lepini, l’evento è organizzato dal Comune di Norma e dal Sistema integrato dei musei, biblioteche e archivi storici dei Monti Lepini. Dopo i saluti del sindaco Andrea Dell’Omo, di Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini e Severino Marrocco, coordinatore provinciale delle “Città dell’olio”, Stefania Quilici Gigli parlerà del legame antico del museo civico archeologico con l’olio, mentre Luigi Centauri, presidente del Capol, illustrerà la storia, le metodologie di produzione e le proprietà salutistiche degli stessi oli “InVirdis”. Oli che, così come l’anno passato, verranno commercializzati con un cartellino appeso al collo in cui viene sottolineato: “Questa etichetta racconta la sinergia di dodici produttori legati da un territorio ad alta vocazione olivicola, caratterizzato dalla forte presenza di varietà itrana”. Il progetto, viene precisato in questo cartellino, “è stato realizzato grazie al Comune di Norma, impegnato nella valorizzazione del territorio, e all’Associazione Capol, promotrice della cultura dell’olio Evo di qualità”. Con tale progetto i produttori “puntano alla tutela, allo sviluppo e alla razionalizzazione della produzione e della commercializzazione degli oli extravergine di oliva monovarietale di itrana attraverso il miglioramento e il perfezionamento della qualità degli stessi oli”. Per raggiungere tale obiettivo, agli stessi produttori, ma anche ai confezionatori, verrà garantita un’adeguata assistenza, anche in collaborazione con Enti e organismi operanti nel settore; verrà promossa la vendita degli stessi oli attraverso l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni fieristiche; verranno svolte azioni pubblicitarie, studi e ricerche di mercato. E sempre come l’anno passato, a caratterizzare l’etichetta di questi oli è il simbolo di un antico orciolo conservato nello stesso Museo civico archeologico. Nella retro etichetta delle bottiglie invece, oltre all’indicazione degli stessi produttori, sono state riportate notizie sulla produzione, sull’imbottigliamento e i valori nutrizionali degli stessi oli. Prima della presentazione degli stessi oli nuovi, è prevista una visita guidata nello stesso Museo civico archeologico a cura di Artemie Culture Aps. Invece alla fine di tale presentazione, si terrà l’assaggio guidato degli stessi oli. Assaggio che, oltre a far conoscere le loro caratteristiche organolettiche, ha lo scopo, precisano gli organizzatori, di informare gli oleo-appassionati, i produttori, i consumatori e gli operatori del settore sulle iniziative future per la promozione degli stessi oli. Da precisare che tutti gli oli “InVirdis” sono prodotti con olive della varietà Itrana, tipica dell’Agro Pontino.
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