Pavia, 1 dicembre 2024 – Younes El Boussettaoui, 39 anni, morì la sera del 20 luglio 2021, ferito a morte da un colpo di pistola esploso, in piazza Meardi a Voghera, da Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla sicurezza. Per quella morte, l’ex assessore è a processo a Pavia, ma intanto ha presentato una nuova offerta di risarcimento ai familiari della vittima.
È la seconda volta. Prima del processo Adriatici aveva proposto 290mila euro, proposta respinta. E anche questa nuova, 220mila euro per i genitori e i cinque fratelli di Younes, è stata rimandata al mittente. A darne notizia è oggi il quotidiano “La Provincia Pavese”.
Adriatici ha depositato sette assegni circolari nello studio di un notaio: due da 55mila euro l’uno offerti ai genitori, gli altri cinque da 22mila euro l’uno per i cinque fratelli. Ma la proposta è stata respinta, così come la precedente. “Somme offerte senza alcun riconoscimento di responsabilità da parte dell’Adriatici”, è la replica dei legali di parte civile. La vedova di Younes aveva invece accettato il risarcimento di 250mila euro.
Il processo si è concluso lo scorso 6 novembre con l’ordinanza del giudice Valentina Nevoso che ha trasmesso gli atti alla Procura di Pavia chiedendo di riqualificare il reato da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario, con l’ipotesi “quantomeno del dolo eventuale”. La Procura dovrebbe a questo punto presentare una nuova richiesta di rinvio a giudizio, che potrebbe sfociare con un nuovo processo davanti alla Corte d’Assise. Non è escluso che l’imputato decida di ricorrere al rito abbreviato, per vedersi garantito, in caso di condanna, uno sconto di pena. L’offerta di risarcimento, se accettata, avrebbe portato alla revoca di costituzione di parte civile da parte dei familiari. Ma anche stavolta Adriatici si è visto opporre un deciso “no” dai genitori e dai fratelli di Younes.
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