Muri con infiltrazioni d’acqua, caldaie che funzionano male, padroni di casa che alzano l’affitto. Chi pensa di trovarsi nel solito appartamento di studenti e studentesse fuorisede pieno di problemi – dove lo stato di camere, cucine e bagni spesso non corrisponde al costo mensile sempre piĆ¹ alto di un posto letto ricavato dentro palazzine fatiscenti -, si stupirĆ invece di sapere che si parla di ‘Camplus’, colosso degli studentati di lusso e delle residenze dorate dove una stanza singola in un collegio puĆ² arrivare a costare anche mille euro al mese. A denunciarlo sono due studentesse dell’Alma Mater: “Il canone aumenta ogni anno ma la cura non ĆØ adeguata”, dice Martina, 24 anni, iscritta alla facoltĆ di Lettere classiche.
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“Una setimana con l’acqua ai piedi”
La ragazza ha reso nota la situazione in cui lei e le sue coinquiline si sono ritrovate a vivere a metĆ settembre scorso in uno degli appartamenti della residenza ‘Puntoni’, a cui si accede da via deĀ Rolandis e via Zamboni eĀ che conta una ventina di interni. “Negli stessi giorni dell’alluvvione- racconta la ragazza – una delle tubature dell’appartamentoĀ ĆØ scoppiata. Non eravamo preoccupate e abbiamo chiamato Camplus, che dopo un veloce sopralluogo ci ha assicurato che avrebbero risolto nel giro di pochi giorni appena le condizioni meteo sarebbero migliorate”. Ma i giorni passano, nel soggiorno e nella cucina le chiazze d’acqua si allargano e l’acqua finisce per ricoprire anche il pavimento e le prese elettriche. In un video girato sulla chat di casa, una delle inquiline avvertiva del pericolo inquadrandole con il telefono: “Queste ĆØ meglio non usarle finchĆ© non si asciuga la parete”.Ā Trascorsa quasi una settimana, “la situazione continuava a peggiorare ma da Camplus ancora nulla, mentre noi vivevamo con l’acqua ai piedi”, sottolinea Martina, ricordando di aver mandato varie mail e segnalazioni che per giorni non hannoĀ avuto una risposta concreta.
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Affitti che aumentano di anno in anno
Un silenzio inaspettato, ribadisce, davanti all’affitto della sua stanza singola che ĆØ cresciuto di contratto annuale in contratto annuale, “passando dai 550 euro al mese spese incluse nel 2021, quando sono entrata, ai 585 spese escluse quest’anno”.
Nel racconto della studentessa, i manutentori inviati dall’azienda arrivano il 24 settembre e chiudono la perdita, chiudendo temporaneamente l’acqua in tutti gli appartamenti, ma ĆØ solo a metĆ novembre che rifanno i muri pieni di muffa. Intanto il caso era diventato di dominio condominiale e un’altra abitante della struttura, Maria, aveva iniziato la sua protesta dopo aver segnalato piĆ¹ volte un rubinetto che perdeva e la lavatrice non funzionante. Con Martina si ĆØ rivolta al collettivo Luna e al sindacato Adl Cobas: “Ancora oggi tutti gli appartamenti dell’edificio hanno problemi con l’acqua calda, che comincia a uscire dopo cinque minuti” con buona pace delle spese in bolletta, segnala la 20enne studentessa di Filosofia, confermando che la manutenzione non va di pari passi con il caro affitti “di cinquanta euro in piĆ¹” in un anno per il suo posto in doppia “e in tutto il condominio”.
L’azienda: “Accuse false”
Sentita da BolognaToday, attraverso il suo staff Camplus smentisce ogni accusa: “Sono dichiarazioni false. Siamo intervenuti tempestivamente sulle segnalazioni che abbiamo ricevuto” ha dichiarato, ribadendo che tutti gli step sono andati secondo protocollo avvalendosi di “manutentori interni”. In cittĆ la societĆ fondata e amministrata da Maurizio Carvelli gestisce 2500 posti letto divisi in tre collegi di merito, tre residenze e duecento appartamenti. Questi ultimi, tra cui quelli della residenza ‘Puntoni, sono di proprietĆ di privati e l’azienda fa “da intermediario” prendendoli in affitto dai proprietari e di fatto comportandosi come un’agenzia. I rincari deriverebbero proprio dal fatto “che da tempo i proprietari scelgono di aumentare il prezzo, e non per avere lo stesso profitto di prima dobbiamo aumentare le tariffe”.
I militanti promettono la mobilitazione
Ć noto che Camplus abbia una fascia di prezzo alta: si parla anche di 650-700 euro al mese per un posto letto in doppia, 900 per una singola e oltre mille euro per una stanza nei collegi di lusso. In una lettera inviata a Camplus, le studentesse, Luna e Adl Cobas avevano chiesto un incontro che perĆ² non c’ĆØ mai stato: “Per noi ĆØ molto grave che si stia evitando un confronto – dichiara il portavoce del collettivo, Luca, a margine dell’ultima occupazioneĀ -, viste anche le risorse e il numero di immobili che l’aziendaĀ gestisce. Il problema non riguarda solo le inquiline e si inserisce nel contesto della crisi abitativa: ci mobiliteremo per far valere i nostri diritti”, conclude il militante.Ā Intanto Martina si ĆØ giĆ attivata per rescindere il suo contratto con CamplusĀ in anticipo.
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