Friuli Venezia Giulia, nasce la Cabina di regia per la logistica #finsubito prestito immediato

Obiettivo: pianificare la diffusione sul territorio di centri logistici privati, promossi da fondi immobiliari che puntano a realizzare grandi terminal lungo gli snodi ferroviari e autostradali della regione

Trieste – La Regione Friuli Venezia Giulia istituisce la Cabina di regia per la logistica. La prima riunione del nuovo organismo ha visto la firma di un protocollo da parte di tutti gli enti e le associazioni che a vario titolo concorrono all’operatività della piattaforma logistica regionale. La Cabina avrà un ruolo consultivo e sarà presieduta dall’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Cristina Amirante, che la convocherà periodicamente per fare il punto sulle problematiche di settore. Ne faranno parte l’Autorità di sistema portuale, gli interporti, l’aeroporto e gli operatori dei trasporti e della logistica.
Il primo punto all’ordine del giorno è quello di pianificare la diffusione sul territorio di centri logistici privati, promossi da fondi immobiliari che puntano a realizzare grandi terminal lungo gli snodi ferroviari e autostradali della regione. La giunta Fedriga punta a introdurre forme di regolamentazione, rifacendosi al modello della Lombardia, dove sono stati recentemente normati i criteri per individuare i luoghi dove collocare i nuovi insediamenti. Lo scopo dichiarato è integrare i progetti privati con la rete degli interporti (Trieste, Gorizia, Cervignano e Pordenone) ed evitare realizzazioni slegate dall’attuale sistema della logistica regionale, favorendo la connessione con le ferrovie, evitando sovraccarichi sulla rete stradale e ponendo la Regione a fianco dei Comuni anche in caso di autorizzazione di terminal di piccole dimensioni.
“L’attivazione della Cabina di regia – commenta Amirante – ha l’obiettivo di condividere in modo collegiale le strategie della Regione in termini di pianificazione e programmazione delle infrastrutture, in modo che i nostri operatori economici possano contare su un sistema logistico che funziona in maniera armoniosa e permette di intercettare gli investimenti in arrivo da fuori Friuli Venezia Giulia”.
Per Amirante, la Cabina avrà un ruolo di indirizzo importante nella stesura di una legge in materia, che l’assessore vuole portare in discussione entro la metà del 2025. Il nuovo organismo, dice l’esponente di Fdi, sarà “particolarmente utile alle viste della definizione del Piano regionale di governo del territorio, in fase di modellazione, e di uno strumento di legge da approntare a breve, che deve creare una procedura di valutazione in capo alla Regione a fronte di proposte di insediamenti logistici di natura privata distinti da quelli finanziati dalla parte pubblica, in modo tale che siano compatibili con le strategie regionali. La Regione è chiamata a valorizzare la funzione di scali, interporti e consorzi, e a distinguere le proposte di insediamento di valore squisitamente immobiliare, poco utili, da quelle che invece possono raccordarsi al sistema delle infrastrutture pubbliche, portando valore”.
Al tavolo è emersa intanto la preoccupazione degli operatori rispetto alle prospettive del trasporto su gomma. Da una parte, il timore per le limitazioni ai mezzi pesanti al Brennero e i cantieri in partenza sulla rete autostradale austriaca. Dall’altra, il nodo della chiusura per lavori dell’autostrada slovena H4 per oltre un anno e mezzo, con relative conseguenze per le attività degli interporti di Gorizia e Trieste. Le opere programmate in Slovenia prevedono riasfaltatura, rifacimento della carreggiata e barriere antivento sull’asse viario che collega Gorizia all’autostrada Trieste-Lubiana.