PADOVA É l’imprenditore del momento. Agostino Candeo presidente di Industrie Edili Holding sta investendo in città oltre 100 milioni di euro. Sua l’idea di “Zairo urban forest” due grattacieli a Padova est. Suo l’impegno a comprare e trasformare l’Onda Palace, il grattacielo incompiuto lungo la tangenziale ovest. Infine sarà la sua società a costruire uno studentato da 430 posti all’ex Ifip davanti alla Chiesa della Pace, primo nucleo di una serie di quattro edifici.
Cominciamo proprio da quest’ultimo…
«Siamo in partenza con il cantiere che da gennaio sarà pienamente operativo. Sarà un fabbricato a ferro di cavallo grande 45mila metri cubi per 9 piani. L’idea è di farci stare 430 studenti. Abbiamo firmato il contratto di vendita al futuro gestore che è il fondo che unisce tutti gli insegnanti degli Usa e che gestisce studentati in tutto il mondo. Per dire ha un valore di 3 trilioni di dollari (1 trilione sono mille miliardi di dollari). Pensiamo di aprirlo per l’anno accademico del 2027 perchè ci sono molte richieste. Poi ci sono altri 3 lotti. Pensiamo ad un apart-hotel o una senior house, cioè una casa di riposo per anziani autosufficienti, ma si sa come va».
E poi ci sono le Torri da 76 e 95 unità abitative…
«È un esempio di architettura che si slancia in altezza ed è “green”, nel senso che lascia molto spazio al verde. Fra poco faremo anche un grande evento per presentarle alla città. Ne abbiamo anche una terza, già progettata, ma attendiamo di partire quando partirà il nuovo ospedale per decidere quale destinazione affidarle. In questa c’è parecchio spazio al commerciale e agli ambulatori ma anche miniappartamenti per medici e studenti. Ad oggi non c’è richiesta ma in futuro pensiamo di sì. Intanto abbiamo cominciato il cantiere delle prime due destinate al residenziale e ne abbiamo già venduto il 30 per cento attraverso l’agenzia L’Arte di abitare. Obiettivo finirle in due anni. Realizzeremo anche una zona boscata di 13.600 metri quadrati nelle aree limitrofe di proprietà pubblica».
Infine l’Onda Palace, 18 piani che si affacciano sulla tangenziale ovest la cui copertura esterna comincia a vedersi con i caratteristici pannelli. Acquistato per 5 milioni più altri 15 per sistemarlo. Quale sarà il suo futuro?
«Ora lo stiamo “vestendo” e credo che per fine marzo la livrea sarà completata con i caratteristici pannelli in lamiera metallica che serviranno anche al risparmio energetico. Mi auguro che sia finito per metà del prossimo anno anche perchè i costi sono aumentati del 30-40 per cento e in questo hanno influito le nuove regole antincendio per i grattacieli. Ma per noi è importante perchè ne faremo la nostra base. In pratica nei primi due piani ci sarà uno show room delle ditte che ci forniscono i materiali. Ci sarà anche una foresteria con 10-11 camere destinate ai nostri collaboratori e da usare come un bed & breakfast. Al secondo piano ci sarà anche una sala congressi e poi 7-8 piani di uffici. All’ultimo piano non abbandoniamo l’idea di un ristorante che occuperà metà del piano. Speriamo di entrare appunto alla metà del prossimo anno».
Investimenti che non si applicano solo a Padova giusto?
«Beh, se non hai in corso cantieri ti fermi… Dunque noi abbiamo un grosso cantiere a Jesolo, e un altro a Verona dove stiamo facendo 160 appartamenti ma altri ne abbiamo a Monza, in provincia di Bologna e tre a Rimini ma anche a Treviso e a Mestre. Padova è una parte del nostro lavoro anche se il valore delle opere è più di 100 milioni di euro».
Eppure il momento non è dei più favorevoli…
«Se pensa che da dopo il Covid il solo costo dei serramenti è quadruplicato capisce che cosa è successo. Ora, anche noi gli appartamenti dobbiamo venderli a prezzi più alti, qualcosa come 50-60mila euro ad appartamento e nelle zone meno interessanti per l’acquisto siamo costretti a rallentare o rinunciare a costruire perché non vale la pena. Così succede che nelle zone pregiate la gente compra lo stesso ma nelle altre il mercato non va».
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