Rimarranno aperte sino a venerdì 13 dicembre le iscrizioni alla selezione di dieci startup italiane interessate a un programma di accelerazione dedicato all’imprenditorialità tecnologica, con particolare attenzione alle iniziative femminili. Per gli startupper in palio servizi per cinquemila euro. Il progetto, curato dal Centro dall’ateneo, è tra le iniziative del Cagliari Digital Lab in collaborazione con il capoluogo regionale.
L’avviso pubblico viene bandito dal Crea UniCa, nell’ambito del progetto Cagliari DLab. “Il programma, che include mentorship e supporto, è un’opportunità per valorizzare idee innovative e creare un impatto significativo nel panorama delle tecnologie emergenti, grazie alla presenza di formatori, coach, mentori e investitori di rilevanza nazionale e internazionale” dice Maria Chiara Di Guardo, direttrice del Centro servizi d’ateneo per Innovazione e imprenditorialità.
Giovedì 5 dicembre si terrà un webinar – organizzato da Artes 4.0, partner di Cagliari DLab -, dedicato alla presentazione del programma di accelerazione. Durante l’incontro, verranno presentate le modalità di partecipazione all’avviso pubblico e si svolgerà un intervento formativo di Darya Majidi, nominata Most Powerful Woman 2023 da Fortune Italia, sull’Innovazione al femminile e la creazione d’impresa, volto a incoraggiare il pubblico delle startup guidate da donne. Il link al webinar sarà pubblicato sul sito e sui canali social del Crea UniCa, Artes4.0 e Cagliari DLab.
Chi si può iscrivere: tutte le condizioni
Cinquemila euro in palio per ciascuna della dieci start up.Il programma è aperto a startup in fase seed, early stage o early growth, costituite o non ancora costituite, operanti in settori strategici come: Smart City, Smart Building, Mobilità sostenibile, Sensing ambientale, Gestione intelligente dell’energia e del turismo e Green e Blue economy.
Le startup dovranno utilizzare o intendere di utilizzare almeno una delle tecnologie emergenti, quali: Blockchain e Crypto Asset, Internet of Things (IoT), Intelligenza artificiale (AI), Realtà aumentata, virtuale e immersiva, Reti 5G/6G e Tecnologie quantistiche. Il Programma di accelerazione dura quattro mesi e inizia il 20 gennaio 2025, ed è strutturato in quattro fasi: 1) Program kick off: settimana di incontri all’acceleratore di Cagliari per presentare programma, partner e metodologie di lavoro; 2) Definizione del Piano di validazione: quattro settimane per rivedere la Value proposition e stabilire obiettivi tecnici o un Sales plan; 3) Traction: otto settimane dedicate alla validazione dei risultati, con focus sullo sviluppo tecnico o sulla generazione del primo fatturato; 4) Demo Day: due settimane per la preparazione del pitch e la presentazione finale a investitori, media e stakeholder.
Le startup selezionate avranno accesso a: Spazi di co-working attrezzati all’acceleratore di Cagliari; Workshop tematici e sessioni di mentorship personalizzate; Peer review tra startup; Consulenze specifiche con esperti del settore; Incontri con investitori, partner e potenziali clienti per un valore complessivo dei servizi offerti pari a cinquemila euro per startup Crea e Casa delle tecnologie emergenti.
Dopo il grande successo di InnovateHer Women’s Empowerment Global Summit for Emerging Technologies, il Crea annuncia la seconda edizione del Programma di accelerazione, promosso nell’ambito del progetto Cte DLab Cagliari – Casa delle 2 tecnologie emergenti, finanziato dal ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit). L’evento segue InnovateHer, svoltosi il 25 e 26 ottobre scorso, evento con oltre 250 tra imprenditrici, startupper e leader aziendali internazionali, mostrando il ruolo strategico di Cagliari come hub per innovazione tecnologica e empowerment femminile. “Costruiamo un ecosistema imprenditoriale inclusivo e innovativo, con un’attenzione particolare alle startup femminili, che rappresentano un enorme potenziale inespresso. Vogliamo rafforzare l’impatto delle tecnologie emergenti e valorizzare le competenze distintive delle startup italiane, contribuendo a fare di Cagliari un polo tecnologico di riferimento internazionale” aggiunge la professoressa Di Guardo.
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