(Teleborsa) – Banca Generali e Tamburi Investment Partners hanno incontrato gli studenti del Politecnico di Milano per una lezione speciale sul ruolo del private banking e del private equity nel sostenere la competitività delle imprese. Durante l’evento, parte del format “Ricette di Innovazione“, Gian Maria Mossa, CEO di Banca Generali, Giovanni Tamburi, fondatore di TIP, e il professor Marco Giorgino hanno condiviso strategie per convogliare i risparmi privati verso le PMI, cuore pulsante dell’economia italiana.
“Gli italiani sono noti per la loro capacità di accumulare risparmi, anche se questa abilità è stata messa a dura prova negli ultimi anni”, ha illustrato Giorgino. “La vera sfida rimane nella gestione efficiente di questi risparmi. I dati parlano chiaro: lo stock di ricchezza accumulata dalle famiglie italiane supera i 5.000 miliardi di euro, ma circa il 30% di questa ricchezza è parcheggiato in conti correnti o strumenti bancari a breve termine. Questi strumenti non offrono né protezione del capitale né una remunerazione reale nel medio-lungo termine. In altri paesi, nonostante una minore capacità di accumulo, i risparmi vengono allocati in modo più efficiente, permettendo una crescita della ricchezza nel tempo”.
“Gli imprenditori hanno una sfida enorme in quest’epoca: quella di capire come dare la finanza all’impresa e quello che è successo dopo il Covid ha cambiato in modo strutturale il modo di finanziarsi. Non va dimenticato che in questo contesto le banche dovranno ridurre la finanza che possono dare alle imprese, anche solo per la normalizzazione del contesto”, afferma Mossa. “Per far crescere le imprese serve uno sforzo di sistema che parta da un beneficio fiscale rivisto rispetto al modello attuale. In questo senso occorrerebbe equiparare le società quotate illiquide con quelle non quotate e dare un’immediatezza del beneficio fiscale (per esempio una deducibilità immediata del 30% rispetto al modello Pir che premia solo la plusvalenza)”, afferma ancora l’ad. “Anche il private banking può fare la sua parte in questo percorso, andando oltre la protezione patrimoniale e accompagnando l’imprenditore nel percorso di valorizzazione del patrimonio d’impresa che spesso passa dall’accesso al mercato dei capitali. E il banker può farlo da un punto di vista unico, forte di una relazione di fiducia con l’imprenditore senza conflitti d’interesse”.
In questo senso l’Opa che Banca Generali ha lanciato su Intermonte acquisisce senso anche per la leadership nella selezione delle imprese migliori e più promettenti.
Dal canto suo Tamburi ha spiegato che “siamo alla fine di 30 anni che hanno portato il private equity ad avere un ruolo molto importante e redditizio. L’asset class del private equity negli anni ha reso molto bene ma ora siamo a una svolta: il private equity nel mondo si sta un po’ asciugando. E’ crollata la contribuzione del mondo assicurativo. Quel risparmio privato sarebbe logico che finisse alle imprese con strutture che non hanno l’obbligo di vendere quindi non attraverso fondi”, racconta il patron di Tip.
“Gli imprenditori si trovano di fronte a una sfida enorme in questa fase, ed è capire come finanziare la propria azienda per rispondere alle sfide d’impresa, e per farlo occorre rivolgersi al mercato dei capitali. Questo perchè le aziende potranno contare sempre meno sul canale di finanziamento bancario, un processo iniziato dopo il Covid”. Ha proseguito l’ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nel corso dell’evento Ricette d’Innovazione.
“I nostri imprenditori sanno fare business in modo eccezionale, ma spesso non parlano la lingua dei professionisti dei mercati dei capitali e della finanza. In questa fase può entrare in gioco il private banker, forte di una relazione di lungo periodo con il cliente imprenditore e di una visione d’insieme del suo patrimonio, nel quale l’azienda è una pietra angolare.
“Gli imprenditori spesso chiedono ai private banker di fiducia come accedere al credito in modo alternativo rispetto alle banche e il mestiere del private banker è creare un dialogo tra l’imprenditore il mondo della finanza. Un dialogo che deve portare l’imprenditore a ragionare di più in termini finanziari e ad aprirsi al mercato dei capitali, anche nell’azionariato della loro imprese. Sul fronte dell’offerta dei capitali è invece cruciale stimolare il risparmio privato a investire nelle Pmi. E in questo serve uno sforzo di sistema, fatto di incentivi, stimoli e regole, per portare i capitali pazienti di cui si parla molto in questa fase a sostenere lo sviluppo delle nostre imprese attraverso l’investimento nel mercato dei capitali”, conclude Mossa.
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