Tra un giro di prova su un mezzo tattico (spento) dell’esercito e un gioco in tempo reale per conoscere meglio le dinamiche del mondo ITS, alle migliaia di ragazzi accorsi a Verona sarà pur sorta la domanda “dove e come lavorerò domani?“. In un contesto come quello di Job&Orienta le opzioni sembrano in effetti infinite e la giovane età, giustamente, alimenta i sogni, ma poi meglio planare un attimo nella realtà dove i freddi dati dovrebbero davvero aiutare a orientarsi.
E quelli divulgati dal Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dicono molto, anche a chi vuole puntare su una formazione tecnologica superiore. A rafforzare il dibattito sul lavoro che verrà, anche la (com)presenza della sesta edizione del Festival del Futuro di Athesis, all’interno e in sinergia con JOB&Orienta, il Salone dedicato a Orientamento, Scuola, Formazione e Lavoro, giunto alla sua 33a edizione. Tra gli ospiti del panel dedicato al futuro delle professioni – moderato da Gianluca Dotti, Coordinatore editoriale di TuttoITS (ne abbiamo scritto qui) – anche Ilaria Cingottini, Funzionario Unioncamere, Area Formazione e politiche attive del lavoro.
I bienni di formazione terziaria tecnologica sono appena partiti ma per i prossimi diplomati che, tra qualche mese, si affacceranno a una scelta, i dati divulgati a Verona possono fornire qualche assist.
Il primo, nemmeno banale in un paese tra gli ultimi in Europa per diplomati terziari, è che è necessario, in ogni caso, continuare a formarsi. Per oltre l’80% dei 5,5 milioni di assunzioni programmate dalle imprese italiane dell’industria e dei servizi nel 2024, afferma il Sistema informativo, “è richiesto un livello di istruzione terziaria (laurea o diploma ITS Academy) o un diploma di istruzione secondaria di secondo grado“.
Le difficoltà di reperimento, che pure penalizzano il sistema produttivo nazionale, possono fornire spunti interessanti a chi ha ancora una prateria da percorrere nella scelta del proprio futuro.
Restando nel solo ambito terziario superiore di cui ci occupiamo, Excelsior scrive che “gli ambiti tecnologici Its Academy maggiormente ricercati sono meccatronica (quasi 23mila ingressi previsti), tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati (18mila) e servizi alle imprese e agli enti senza fine di lucro (16mila)“.
Occhio però anche al tema dei problemi di reperimento. Come noto, in Italia, alcuni posti di lavoro programmati faticano a trovare adeguati titolari e spesso l’anello che non tiene sono proprio le competenze, quindi il mismatch. E il sistema ITS deve continuare a crescere in quanto, almeno a giudicare dai numeri, l’offerta attuale non basta e per alcune aree si accentua.
Afferma Excelsior: “Per quanto riguarda i problemi di reperimento, i più rilevanti riguardano i diplomati dei percorsi Its Academy, con un tasso di “irreperibilità” pari al 61,1% dei profili ricercati. Approfondendo, se la percentuale più alta è del 87,5% per i diplomati nei percorsi afferenti all’ambito tecnologico energia, resta comunque vicino al 72% quella per i diplomati Its del sistema moda a seguire poi chimica e nuove tecnologie della vita (70,0%), meccatronica (69,3%) e sistema casa e ambiente costruito (65,0%)“.
I dati confermano che c’è spazio per chi vuole lavorare in settori nevralgici (meccatronica, energia) ma anche per chi ha creatività e vuole scommettere su industrie che puntano su creatività e savoir-faire (una specializzazione tecnologica non serve ad affossare quindi la voglia di lavorare in alcuni settori, semmai la può rilanciare).
Sebbene non si possa pretendere che un ragazzo di diciassette o diciotto anni, al momento di compiere una scelta, pensi ai problemi del sistema produttivo nazionale, aggravati anche dall’invecchiamento demografico, lo scopo dell’orientamento dovrebbe essere proprio quello di dare tutte le informazioni per una scelta, se non data driven, quanto minimo evidence-based. E in questo senso il tema mismatch domanda-offerta non riguarda gli adulti che popolano e ascoltano i convegni ma i più giovani che, sebbene l’argomento non sia facile o seduttivo, hanno tutto l’interesse a mettersi in ascolto. Dopotutto, è il momento migliore per farlo perché, a differenza del passato, ci sono molti più mezzi per veicolare la consapevolezza.
Come sottolineato anche dal segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, “serve un mix di interventi dedicati: orientamento ai giovani, miglior dialogo scuola-impresa e una strategia nazionale per trattenere e valorizzare i giovani talenti, premiandone le competenze e soddisfacendone le legittime aspirazioni. Le Camere di commercio hanno potenziato gli strumenti che aiutano i giovani a scegliere con consapevolezza il percorso formativo da seguire. Sul sito storiedialternanza.it si ha accesso alle informazioni dei vincitori di tutte le edizioni del Premio dedicato ai percorsi di alternanza (PCTO) più interessanti. La web app excelsiorienta.unioncamere.it aiuta, invece, a capire quali sono le professioni che meglio si adattano alle attitudini e alle passioni degli studenti e, attraverso l’OrientaGame, l’innovativo strumento di orientamento basato su principi di gamification, gli studenti possono acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni”.
La cornice della fiera ha rappresentato anche lo scenario di premiazione di “Storie di alternanza e competenze”, iniziativa promossa da Unioncamere e da 37 Camere di commercio per valorizzare progetti ed esperienze di alternanza svolti nell’ambito di Pcto (percorsi sulle competenze trasversali e l’orientamento), alternanza rafforzata, tirocini curriculari e percorsi di apprendistato (I e III livello) realizzati dagli studenti degli istituti scolastici italiani del secondo ciclo di istruzione e degli Its Academy.
Tre gli ITS coinvolti, per la categoria “ITS Academy – per tirocinio curriculare, apprendistato di 3° livello” : Fondazione ITS Accademia Italiana della Marina Mercantile (Genova); ITS Tech&Food (Parma); ITS Academy Giovanni Caboto (Civitavecchia).
Ad aggiudicarsi il primo premio, la Fondazione ligure, che si è imposta con un progetto di videoracconto. Con interviste raccolte a bordo, come racconta la stessa Accademia, sono state messe “in luce le esperienze di stage che alcuni Allievi hanno potuto svolgere sulla nave da ricerca NATO Alliance e negli uffici del CMRE (Centre for Maritime Research and Experimentation) a La Spezia“.
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