«È il momento di essere prudenti» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

«No agli allarmismi, ma con la meningite ci vuole assoluta prudenza. In questo momento è necessario evitare gli assembramenti e seguire con attenzione tutte le disposizioni delle autorità sanitarie».

Francesco Sellitto, il presidente dell’Ordine dei medici di Avellino, fa chiarezza sul rischio epidemiologico sollevato dal caso di contagio a Mirabella Eclano.

Come evidenzia il referente dell’Omceo, l’infezione da Neisseria meningitidis, meglio nota come Meningococco, non va infatti sottovalutata. «Non bisogna minimizzare il problema ed è fondamentale attivare immediatamente la profilassi sui soggetti venuti a contatto con la persona che è stata colpita dal batterio, così come le operazioni di sanificazione e di disinfezione degli ambienti frequentati. Come immagino stia accadendo in queste ore».

A tal proposito, la meningite si diffonde prevalentemente per via aerea e, come spiega il camice bianco, «consiste nell’infiammazione delle membrane cerebrali. Le meningi, appunto. Ed è importante individuare il prima possibile l’infezione in atto, per evitare che degeneri, fino all’encefalite. Cominciando subito il trattamento si possono scongiurare gli esiti più drammatici». Importante, perciò, riconoscerne i sintomi. «Si può manifestare attraverso la febbre e una cefalea molto forte. Ma si può arrivare anche alla perdita di conoscenza, nei casi più gravi».

Quanto alle tempistiche rispetto alle quali l’infezione può rivelarsi, il dottore fa sapere: «C’è un periodo di incubazione. Non è lunghissimo. Può andare dai 3 ai 7 giorni. Dunque, tornando al caso specifico, se non si riscontreranno altri casi di contagio durante questo arco temporale dovremmo essere fuori dal rischio. Quindi – ribadisce Sellitto – tra una settimana potremmo essere più tranquilli». Intanto per gli studenti del liceo Aeclanum è scattata la profilassi. «Consiste – dice il medico – nella somministrazione di una terapia antibiotica. Tendenzialmente si utilizza la Rifampicina». Quest’ultimo, cioè, è il nome del principio attivo alla base dei farmaci che generalmente vengono prescritti per inibire il batterio o sventare la trasmissione. Guardando ancora al contesto, «la situazione a Mirabella merita massima cautela, perché in quella comunità – fa notare Sellitto – proprio nelle ultime ore ci sono stati diversi momenti di assembramento. La comunità studentesca ha subito un grande lutto».

Il dottore si riferisce alla tragica scomparsa di Michele Santoro, il 18enne che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale e che del liceo di Mirabella era uno studente. Cinque giorni fa si erano celebrati i funerali del giovane. Compagni di scuola e concittadini non avevano fatto mancare la loro presenza per l’ultimo saluto al loro caro. «Chiaramente i ragazzi si sono incontrati spesso. Perciò adesso a scuola c’è molta preoccupazione. Però – rimarca – la profilassi è stata attivata. Quindi sono certo che l’allarme rientrerà. Anche perché, data la fascia d’età, immagino che la maggior parte degli studenti sia già vaccinata». Anche per la meningite, dunque, la parola d’ordine è prevenzione.

«La vaccinazione fa la differenza ed è opportuno farla. La si può recuperare anche da adulti». E sulla percezione, Sellitto aggiunge: «La meningite fa ancora paura, anche per gli strascichi che può lasciare. Nella nostra provincia di casi se ne sono registrati spesso, ma fortunatamente si è sempre trattato di uno, massimo due, soggetti colpiti. Ma ripeto, ci vuole massima prudenza, non la sottovalutiamo».