L’illustrazione dovrebbe esserci per la fine del mese, ma, intanto, qualche indiscrezione filtra dalla recente riunione che si è svolta in Comune, cui hanno preso parte il sindaco Riccardo Mastrangeli, gli assessori (non tutti) e alcuni tecnici che stanno seguendo la progettazione del Brt. La novità più importante riguarderebbe la cancellazione del passaggio del mezzo su via Claudio Monteverdi a vantaggio del transito su via Valle Fioretta. Come sarebbe, quindi, strutturato ad oggi il percorso del Bus Rapid Transit? La lunghezza, innanzitutto, si aggira attorno ai 6 chilometri. Si parte da De Matthaeis, proseguendo per un tratto di via Aldo Moro.
Poi svolta a destra, verso via Adige e poi su via Po. Per arrivare a via Francesco Veccia, dove c’è l’ascensore inclinato. Da lì ancora un tratto su via Aldo Moro e quindi via Marittima. Andando avanti, all’altezza dell’incrocio con viale Europa, verso la stazione, il bus non svolterà più a destra, ma proseguirà oltre, sempre su via Marittima, e imboccherà via Valle Fioretta, percorrendola tutta fino all’intersezione con via Pietro Mascagni. Quindi, la svolta a sinistra e poi a destra, nell’ultimo tratto di via Claudio Monteverdi fino al punto di sosta “kiss and ride” del futuro assetto di piazzale Kambo una volta ultimati i lavori di competenza di Rfi sulla stazione ferroviaria. Dopodiché il Brt, percorrendo via Licinio Refice, raggiungerà piazza Pertini, rifacendo, quindi il percorso al contrario per tornare al capolinea di piazzale De Matthaeis.
Un percorso che presenta alcune criticità nella capacità di mobilità dei mezzi: si pensi, solamente a titolo esemplificativo, alla svolta da via Aldo Moro in via Landolfi o a quella tra via valle Fioretta e via Mascagni, o ancora a quella tra via Refice e piazza Pertini. Svolte problematiche per le dimensioni del mezzo: problematiche se il bus fosse quello di 12 metri di lunghezza e 1,5 di larghezza, come qualcuno sta spingendo fortemente nel tavolo tecnico. L’alternativa possibile sarebbe quella di un bus di 10,5 metri. Ma chi vuole il bus da 12 metri (più problematico) insiste, perché ci sarebbe una maggiore capienza (100 contro 80) con la l’effetto diretto di meno corse, di minore presenza su strada e di minore produzione di polveri sottili derivanti dall’uso degli impianti frenanti e dall’usura degli pneumatici. Il Comune stima una movimentazione di 600 persone all’ora. In un Consiglio comunale di qualche mesa fa il sindaco Riccardo Mastrangeli ha detto che il 45% della popolazione di Frosinone è in prossimità dell’asse del percorso del Bus Rapid Transit. Il che vuol dire che i residenti potenzialmente interessati all’uso del Brt sono 20.346. È da questa cifra che nasce la previsione di una domanda di 1.600 passeggeri al giorno.
Il percorso del mezzo tiene conto della vicinanza dei parcheggi previsti a servizio della mobilità alternativa: verranno realizzati a piazza Pertini, nell’area ex Agip alla Stazione (130), in piazza Salvo D’Acquisto (120) e in via Mària, all’altezza del 377 (60 posti auto); ci saranno pure altri parcheggi in via Marittima (167), a De Matthaeis-I Portici (50), in via Mastroianni (52), nella zona dell’ascensore inclinato (132), ma pure al Dream Cinema (400). Sparirebbero, però, quelli su strada nei pressi del bar Minotti. C’è, poi, l’elemento dell’inquinamento da polveri sottili. Per Riccardo Mastrangeli si tratta della motivazione più importante che va nella direzione della mobilità alternativa. Il capoluogo ha il tasso di motorizzazione più alto d’Italia: l’81% nel 2023. Si contano 821 macchine ogni 1.000 abitanti. Nel 2013 era del 74%. Non solo: a Frosinone il 51% degli spostamenti è in “attrazione”: persone che arrivano nel capoluogo. I due terzi per motivi di lavoro, un terzo per studio. Frosinone è passato dai 46.279 residenti del 2013 ai 43.585 del 2023: -2.694 unità. Nel frattempo, però, il numero delle automobili è cresciuto: da 34.345 a 35.366, +1.021 . Siamo, quindi, alla parola fine sul Brt? Chissà.
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