Entro il 16 dicembre 2024, tutti i proprietari di immobili sono chiamati a versare la seconda rata dell’IMU (Imposta Municipale Unica). Questo adempimento riguarda sia fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, sia diritti reali come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie. Esistono però alcune esenzioni per le abitazioni principali non di lusso. Vediamo nel dettaglio chi deve pagare, come si calcola l’importo e le modalità per effettuare il pagamento.
Chi deve pagare l’IMU e come calcolare l’importo
L’IMU è dovuta per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Anche i concessionari di aree demaniali e i titolari di diritti reali, come usufrutto o abitazione, sono soggetti all’imposta, così come i locatari di aree demaniali. L’importo dell’IMU dipende dalla rendita catastale e dal coefficiente catastale dell’immobile. È importante notare che quest’ultimo può variare a seconda della categoria dell’immobile e viene stabilito dai singoli comuni.
Per calcolare l’IMU da versare, occorre aggiungere il 5% alla rendita catastale e moltiplicare questo importo per il coefficiente catastale. Tuttavia, i comuni possono applicare aliquote diverse, che a loro volta possono essere modificate tramite delibera. Nel 2024, l’importo da versare a dicembre dovrebbe essere lo stesso di giugno, salvo variazioni delle aliquote decise dal comune di riferimento.
Chi è escluso dal pagamento dell’IMU 2024
Sono esenti dal pagamento dell’IMU i proprietari delle abitazioni principali che rientrano nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7. Queste categorie comprendono abitazioni che, generalmente, non rientrano nella definizione di “abitazioni di lusso”. Le eccezioni riguardano, invece, gli immobili accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9, come ville e palazzi storici. Per questi ultimi, sebbene l’aliquota sia ridotta allo 0,5%, è comunque necessario procedere al pagamento.
Come effettuare il pagamento dell’IMU
Il pagamento dell’IMU può essere effettuato utilizzando il modello F24 presso la banca, l’ufficio postale o anche online, tramite servizi di home banking o il portale PagoPA. È fondamentale specificare il codice catastale dell’immobile nella sezione “codice ente/comune” del modello, e segnalare se si possiedono più immobili.
In alternativa, è possibile utilizzare il modello F24 semplificato, che è più compatto rispetto al modello tradizionale ma contiene campi denominati diversamente. In caso di comproprietà dell’immobile, ciascun comproprietario è tenuto a versare la propria quota di IMU in modo autonomo.
Cosa fare in caso di dubbi sull’IMU 2024
Per evitare errori nel calcolo e nel pagamento dell’IMU, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio commercialista o consultare il sito del proprio comune, dove sono pubblicate tutte le informazioni relative alle aliquote aggiornate e ai coefficienti catastali. Ricordiamo, inoltre, che per evitare sanzioni è fondamentale rispettare le scadenze e verificare l’esattezza delle informazioni riportate nel modello di pagamento.
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