Santi
La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi sosterrà venerdì mattina l’interrogatorio di garanzia e ha fatto sapere, tramite i suoi avvocati Nicola Zilio e Ilaria Torboli, che non si dimetterà dall’incarico: “La nostra assistita è rimasta molto sorpresa e incredula, ma è serena e respinge ogni contestazione, confida di poter chiarire la sua posizione in sede di interrogatorio”.
Fugatti
“È una notizia che ci coglie di sorpresa, soprattutto perché conosciamo gli amministratori pubblici che vengono chiamati in causa e in diverse occasioni abbiamo apprezzato l’impegno e lo scrupolo con cui hanno sempre esercitato la loro funzione al servizio delle comunità di riferimento”. Il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, commenta anche le intercettazioni su un “progettino politico” dell’imprenditore Paolo Signoretti da contrapporre alla sua giunta.
“Provo tristezza nel leggere sulla stampa gli stralci dell’inchiesta. C’è evidentemente chi pensa che la politica sia fatta per cercare agevolazioni, mentre noi crediamo in una politica esclusivamente nell’interesse pubblico“.
Bunelli
“Conosco personalmente Cristina Santi, persona onesta, perbene e un bravo sindaco. Sono convinto che nelle sedi opportune saprà dimostrare la propria estraneità a quanto contestato”. Lo dice il segretario politico della Lega del Trentino, Diego Binelli.
Marini
L’ex consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Alex Marini: “un problema strutturale che il Movimento 5 Stelle denuncia da anni: la mancanza di strumenti adeguati per prevenire la corruzione e contrastare la criminalità organizzata in Trentino-Alto Adige sul piano politico”, scrive in una nota Marini. “A rendere il quadro ancora più allarmante è la decisione di questa stessa maggioranza di nominare la sindaca Cristina Santi – oggi agli arresti domiciliari – nel consiglio di amministrazione di A22”.
PD
“… quadro gravissimo, che impone a tutti i soggetti coinvolti, compreso il nostro partito, la massima trasparenza e collaborazione con la magistratura… Tra i danneggiati, a Riva, c’è anche il Partito democratico con i propri amministratori che sono stati sottoposti a un’azione intimidatoria che ha visto coinvolto il sindaco Mosaner, vittima di azioni giudiziarie temerarie e di una campagna diffamatoria… Per quanto riguarda il coinvolgimento di amministratori del PD (Zeni e Betta) …ribadiamo la nostra fiducia nel lavoro della magistratura e sottolineiamo il principio di presunzione di innocenza fino a prova contraria. Dovessero emergere responsabilità che contraddicono tali principi, non esiteremo a prendere i provvedimenti necessari”
Urzì
“L’inchiesta ci vede totalmente estranei come partito e quindi la osserviamo, sconvolti, con piena fiducia della magistratura. Non posso esimermi dal rimarcare che ne siamo profondamente colpiti per la dimensione e la gravità delle contestazioni che disegnano un quadro preoccupante. Seguiremo con massima premura tutti gli sviluppi”. Lo dice il parlamentare Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per il Trentino Alto Adige.
Bortolotti
La candidata sindaca a Trento per Onda Giulia Bortolotti scrive:
“Non ci si può certo stupire dell’avanzare dell’astensionismo, anche perché, al posto di ferme prese di posizione da parte dei gruppi politici coinvolti, leggiamo balbettanti giustificazioni e un garantismo spesso a corrente alterna, a seconda del colore politico di chi risulta coinvolto… Prima che giudiziaria la questione è politica, ha a che fare con l’opportunità, per chi amministra, di tessere rapporti di contiguità col potere economico tanto da subirne pesanti condizionamenti“.
Degasperi
“Cariche utilizzate per scambiare favori, soldi, benefici, elemosine, in cambio di iniziative in favore di qualcuno. L’autonomia si dovrebbe basare sul fatto che noi dovremmo essere migliori rispetto al resto d’Italia, ma questo aspetto è venuto meno da tempo“. Così il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi.
Sinistra Italiana
L’ Assemblea provinciale di Sinistra Italiana del Trentino scrive: “Auspichiamo che chi è coinvolto nelle imputazioni, in attesa che la magistratura accerti le personali responsabilità di ciascuno, decida di sospendere il proprio mandato, davanti ad un’imputazione per reati così gravi contro la pubblica amministrazione. Nel contempo manifestiamo soddisfazione perché finalmente si chiarisce la posizione di Adalberto Mosaner che si oppose, nella precedente legislatura quando era Sindaco, alle pretese di Signoretti e che, per questo, dallo stesso fu citato in giudizio per danni”.
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