Il club veneto centra un altro successo: il segreto? Un’arma che ricorda la mitologia greca. I numeri realizzati dagli uomini di Vecchi.
Poseidone sta al suo tridente come il Vicenza sta al suo tridente. Sì, ma nel caso del club veneto, offensivo. La manovra d’attacco non fa sconti e nell’ultima gara interna con la Virtus Verona sono andati a segno, in ordine, Rauti, Rolfini e Della Morte.
L’arma leggendaria della mitologia greca è stata sfoderata permettendo quindi al Vicenza di accorciare le distanze sul Padova, capolista del girone A. Sono cinque le distanze che separano gli uomini di Vecchi dalla vetta.
Fin qui, il percorso tracciato in campionato è stato più che positivo, con dodici successi all’attivo, quattro pareggi e una sconfitta soltanto, incassata con la prima della classe nel derby del 6 ottobre scorso. Ma a sorprendere, specie nell’ultimo appuntamento con la Virtus Verona, è che tre dei giocatori con le qualità più offensive abbiamo contribuito al successo.
Il tridente sta funzionando alla perfezione e potrebbe rivelarsi pericoloso da qui in avanti, più di quanto non lo sia già stato. Hanno calato il tris proteggendo il secondo scalino della graduatoria e mettendo quel pizzico di pressione in più ai loro vicini di casa, il Padova.
I numeri
26, il totale dei sigilli realizzati nell’arco delle prime diciassette gare. 11, i marcatori andati a segno, di cui uno soltanto riveste il ruolo di difensore. In cima alla classifica, con 5 gol, c’è Matteo Della Morte, ex giocatore della Pro Vercelli, sbarcato in terra veneta nel 2023. La scorsa stagione aveva firmato 6 reti in 31 presenze. E quest’anno, nel girone d’andata, è a un passo dall’eguagliare il dato.
A quota 4, c’è Nicola Rauti, a pari merito con Claudio Morra. E a rendersi protagonista la scorsa domenica è stato anche Alex Rolfini, autore della seconda rete e della sua prima in campionato.
Tra passato e futuro: l’arma c’è e funziona
Era dal 26 ottobre scorso che il Vicenza non centrava il successo con tre gol di scarto. I veneti avevano ospitato al Menti l’Atalanta U23 e anche in quella circostanza avevano sfoderato l’arma vincente. A segno erano andati due dei protagonisti di domenica, Rauti e Della Morte, e a completare il triangolo vincente si era aggiunto Talarico.
Al giro di boa definitivo manca poco, o meglio è necessario superare due ostacoli: la Triestina e il Trento. Gli uomini di Tesser devono ancora trovare una quadra da inizio stagione, sono ultimi, eppure sono riusciti a rubare un punto alla capolista. Rendimento diametralmente opposto per il Trento che ha collezionato con il Renate il suo sedicesimo risultato utile consecutivo. Ma il Vicenza, con la sua arma, riuscirà a spodestare le ultime due avversarie?
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