Sul Lago di Garda, la situazione abitativa è diventata critica. I canoni di locazione sono cresciuti vertiginosamente negli ultimi cinque anni, con aumenti che sfiorano il 50% in alcune località. Questa impennata non è attribuibile solo al turismo, ma riflette una complessa combinazione di fattori che sta trasformando l’equilibrio economico e sociale del territorio.
Un mercato immobiliare in crisi
La ricerca di una casa in affitto sul Garda si sta rivelando una sfida quasi impossibile. La maggior parte delle abitazioni disponibili è destinata a locazioni transitorie o stagionali, spesso limitate a pochi mesi. Con l’arrivo della bella stagione, il mercato si orienta verso le esigenze dei milioni di turisti che visitano ogni anno il lago, lasciando ai residenti poche alternative.
Le cifre parlano chiaro: nel 2023 sono state registrate oltre 25,6 milioni di presenze turistiche, e il 2024 potrebbe segnare un nuovo record. Questa pressione sta spingendo i proprietari a preferire affitti brevi e più remunerativi, sottraendo case ai contratti di lungo termine.
Le città più colpite
Località come Desenzano del Garda, Salò e Sirmione sono tra le più colpite da questa dinamica. A Desenzano, una delle città simbolo del lago, gli affitti sono aumentati di circa il 45% rispetto a cinque anni fa, mentre in altre zone, come Sirmione, la crescita supera il 50%.
Nei piccoli borghi, come Gargnano e Toscolano Maderno, la situazione è diversa ma altrettanto problematica: qui la domanda di case da parte dei turisti è più contenuta, ma l’offerta di abitazioni per i residenti è estremamente limitata.
La protesta dei residenti
La crescente difficoltà a trovare una casa ha spinto molte persone ad agire. A Desenzano è stata avviata una petizione per limitare la conversione delle abitazioni in case vacanza e garantire il diritto alla casa ai residenti. La raccolta firme è sostenuta da gruppi locali come il Collettivo Gardesano Autonomo, che sottolinea come la trasformazione delle abitazioni stia rendendo inaccessibile il mercato degli affitti per chi vive stabilmente sul lago.
Le cause e le possibili soluzioni
Non è solo il turismo a determinare questa situazione. La crescente attrattività del Garda come meta residenziale e l’insufficienza di interventi normativi per regolare il mercato hanno contribuito al problema.
Tra le soluzioni proposte ci sono:
- Regolamentare il numero di case vacanza, soprattutto nei centri storici e nelle aree più vicine al lago.
- Incentivare gli affitti a lungo termine, attraverso agevolazioni fiscali per i proprietari che scelgono questa opzione.
- Costruire alloggi accessibili, destinati a residenti e lavoratori del territorio.
Queste misure potrebbero aiutare a riportare un equilibrio tra l’esigenza di accogliere i turisti e quella di tutelare le comunità locali.
Un territorio a rischio di spopolamento
Se il trend attuale non sarà invertito, le conseguenze rischiano di essere gravi. La mancanza di case disponibili per i residenti potrebbe portare a un progressivo spopolamento delle città e dei borghi del lago, compromettendo l’identità e la sostenibilità del territorio.
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