Sulla crisi idrica è arrivato il momento di guardare avanti e di interrogarsi su come trarre i migliori insegnamenti dalla vicenda, su che cosa bisogna fare, su quali obiettivi puntare, sul come e sul quando. Tanto più che l’accertamento delle responsabilità su quello che è avvenuto è passato dal piano sociale e politico a quello giudiziario e , in questa sede, non ci sono opinioni o considerazioni o giustificazioni ma solo i fatti e le azioni e la loro legittimità. Ci si metta dunque tranquilli e si passi da quello che è avvenuto a quello che deve accadere per evitare che passata l’emergenza passi pure l’attenzione su quello che essa ha determinato e ci si trovi l’anno prossimo col rischio di ricadere nella situazione di quest’anno. E’ un invito non solo alla politica ma anche alle forze sociali , a cominciare dal Comitato Peppe Di Bello, che deve essee in grado di mantenere alta la tensione e l’attenzione su come rimediare a questa incredibile debacle politico- amministrativa. Tanto più che siamo in un periodo in cui i soldi non mancano e tra opere progettate, opere in cantiere, finanziamenti resi disponibili c’è una disponibilità nell’ordine di 3-400 milioni, tanti quanto non se ne sono mai visti nel passato. Non è priva di buon senso, a tal riguardo, la proposta del Presidente del Consiglio regionale Pittella di giungere quanto prima ad una legge di accelerazione delle opere in emergenza, del tipo di quella fatta dopo la caduta del ponte di Genova, che riunisca in poche mani le competenze direzionali e le disponibilità finanziarie. Si tratta in questo caso non di trasferire le competenze ordinarie proprie dei vari enti ( a cominciare da Acque del Sud Spa, per finire ad Acquedotto lucano) ma di enucleare quelle relative all’uscita dall’emergenza , al ripristino degli invasi attraverso una urgentissima opera di rimozione dei sedimi, e alla realizzazione di una rete di adduttori della Camastra che sia alternativa a quella , fatta in emergenza, del Basento. Una legge speciale che dia competenze commissariali alla Regione, rimuova gli ostacoli di tipo giuridico ( la caratterizzazione del sedime e la sua trasportabilità) semplifichi ulteriormente le procedure e richieda tempi certi per la realizzazione del piano di emergenza che deve riguardare sia la diga della Camastra che quella di Senise, anch’essa ridotta ai minimi termini nonostante possa invasare da sola mezzo milione di mc, se a regime.. Tocca poi alle competenze della Regione , tenere insieme, proponendo, suggerendo, vigilando e coordinando dal punto di vista politico ( qui un sussulto di dignità sul ruolo incontrovertibile dalla Regione ad essere informata su tutto e a poter dire la sua su ogni provvedimento che interessi i territori) tenere insieme ,in un unico disegno, le opere caratterizzate dall’emergenza ( e oggetto di norma di legge ad hoc) e quelle previste nel calendario operativo di ciascun ente coinvolto. Alzare la testa e rivendicare il diritto a rimediare alla vergognosa gestione di tanti enti che hanno deliberato e operato al di sopra delle legittime rappresentanze istituzionali territoriali, è il minimo sindacale che la gente chiede alla politica locale, di governo o di opposizione.
Visite Articolo: 194
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui