L’Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti (Enpaf) sta procedendo all’invio degli avvisi di sollecito pagoPA per gli iscritti che non hanno ancora provveduto al versamento dei contributi obbligatori relativi all’anno 2024. La prossima data di scadenza per regolarizzare la propria posizione contributiva è fissata al 15 gennaio 2025. Gli avvisi di sollecito, inviati tramite posta elettronica certificata (Pec) o raccomandata con avviso di ricevimento, prevedono l’applicazione di una sanzione ridotta del 50% rispetto all’importo ordinario, come stabilito dalla nuova normativa in vigore.
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Sanzione in misura piena per chi non paga entro il 15 gennaio 2025
Ove il pagamento dei contributi non venisse effettuato entro la scadenza del 15 gennaio 2025, gli iscritti inadempienti riceveranno un ulteriore avviso di pagamento pagoPA, questa volta con l’applicazione della sanzione in misura piena. La regolarità contributiva è un requisito fondamentale per poter accedere alle prestazioni assistenziali erogate dall’Enpaf e per richiedere la copertura sanitaria integrativa fornita dall’Ente di mutua assistenza per i professionisti italiani (Emapi).
Esenzione dalle sanzioni per casi specifici
Sono esenti dall’applicazione delle sanzioni gli iscritti che hanno presentato domanda di riduzione dei contributi dopo aver ricevuto i primi avvisi e che sono in attesa di ricevere l’avviso pagoPA corretto. Allo stesso modo, non saranno soggetti a sanzioni coloro che devono ancora ricevere l’avviso pagoPA con la variazione dell’aliquota contributiva, ad esempio nel caso di passaggio dal contributo di solidarietà al contributo ridotto dell’85%.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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