Questa mattina, presso la sala consiliare di Palazzo dei Celestini, a Lecce, si è svolto un incontro formativo sui temi della legalità e della trasparenza nella Pubblica Amministrazione, promosso e coordinato dal Segretario Generale della Provincia di Lecce e responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza, Angelo Caretto, d’intesa con la Prefettura, alla presenza del Vicepresidente dell’Ente, del Prefetto di Lecce e del Presidente della Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per l’Emilia-Romagna, Vittorio Raeli.
L’iniziativa ha visto la partecipazione del personale interno alla Provincia e dei segretari comunali del territorio ed è stata finalizzata all’approfondimento dei pilastri dell’etica pubblica, la cui affermazione passa per l’osservanza delle regole giuridiche e dei doveri di condotta prescritti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e richiede, altresì, percorsi formativi di sensibilizzazione alla cultura della legalità.
Al riguardo, il Prefetto ha manifestato l’intendimento di promuovere l’organizzazione di incontri specifici, d’intesa con la Provincia, presso i Comuni capofila delle Unioni, al fine di coadiuvare gli enti locali nella redazione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza, realizzando un circolo virtuoso di massima collaborazione con la figura del segretario comunale, quale garante della legittimità dell’azione amministrativa, fondamentale per consolidare il sentimento di fiducia nelle Istituzioni.
Il Prefetto ha, altresì, evidenziato come la Prefettura abbia provveduto a predisporre una Relazione di analisi del contesto esterno, avente ad oggetto le misure messe in campo dalla Prefettura nella prevenzione e contrasto del fenomeno mafioso nonché l’evoluzione della criminalità di stampo mafioso nel territorio della provincia di Lecce, trasformatasi da “mafia sanguinaria” a criminalità organizzata d’elite ed affaristica, infiltrata nel tessuto economico-sociale e politico.
Dalla citata Relazione, che potrà essere trasmessa agli enti comunali, previa specifica richiesta, è emerso come nella provincia di Lecce i settori più esposti al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata siano rappresentati principalmente dal settore degli appalti pubblici, della riscossione dei tributi e dell’erogazione dei contributi socio-assistenziali, nonché della gestione dei servizi cimiteriali e dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, delle concessioni balneari, dell’edilizia residenziale pubblica e gestione degli alloggi.
In tale contesto è stato rivolto alle amministrazioni comunali l’invito ad effettuare i dovuti controlli sui requisiti soggettivi ed oggettivi degli esercizi pubblici, curando altresì l’inserimento delle informazioni nella banca dati antimafia per le successive verifiche da parte della Prefettura.
Nel corso dell’incontro si è affermato come l’obiettivo ultimo da perseguire non possa consistere nella adozione formale dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza bensì nella verifica della relativa efficacia sostanziale e nella messa in campo di azioni concrete e sinergiche in collaborazione con i segretari comunali e con i sindaci, in attuazione dei principi cardine del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, espressione del dettato costituzionale.
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