Cosa sono i tragedie dei nostri tempi, le guerre, i cataclismi, le emergenze umanitarie, se non delle ferite che mettono a nudo la fragilità del mondo?
La pittrice lucchese Elvira Colognori così le ha intese, dedicando alle vittime innocenti di questi scenari di dolore queste quindici opere all’interno della sua ultima mostra dal titolo Fratture esposte, aperta dal 7 al 15 dicembre nei locali adiacenti alla chiesa di San Pietro Somaldi a Lucca.
Spaccati di un quotidiano eccezionale e drammatico, sempre riferiti a temi cruciali della nostra contemporaneità. L’attenzione dell’artista mette in piena luce le sorti di chi fugge dalle guerre, dalle carestie, dalle violenze. Non è uno sguardo pietoso, ma attento, indagatore e teso alla denuncia, quello che trasferisce sulla tela personaggi, macerie, valigie disperse, imbarcazioni abbandonate. Il tutto con una crudezza tradotta in un’esplosione di colori materici, ma anche attraverso tecniche particolari di composizione, come puzzle e collage, applicate sia al quadro che alla cornice.
“È la mia decima mostra – ha dichiarato Elvira Colognori – con cui espongo opere realizzate nell’ultimo anno, ispirate, come sempre, dai drammi che l’umanità sta vivendo. Ho scelto come titolo “Fratture Esposte” proprio per sottolineare la gravità di quanto sta accadendo quotidianamente sotto i nostri occhi.”
La mostra, che sarà inaugurata domani (7 dicembre) alle ore 17.30, resterà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19,30.
Il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto, come al solito, all’Associazione di Volontariato Lucca Tuareg per interventi nei villaggi Tuareg del Niger.
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