Oggi, alle 17, Palazzo Buonadrata si trasformerà in una macchina del tempo con la presentazione di ‘La città perduta. Itinerari alla ricerca di una Rimini scomparsa’. il nuovo libro di Tommaso Panozzo, edito da Panozzo editore. “Rimini è una città perduta, ma non è morta. Continua a parlarci e lo fa con una forza che non possiamo ignorare” afferma l’autore. Il volume, che racconta l’estate riminese del 1939, l’ultima prima che la guerra cambiasse tutto, è un affresco vibrante che mescola memoria storica, immagini inedite e piccoli dettagli della vita quotidiana. Ad accompagnare Panozzo nella presentazione ci saranno Alessandro Giovanardi, critico e storico dell’arte, Alessandro Catrani, curatore dell’apparato iconografico, e Paolo Pasini, presidente della fondazione Cassa di risparmio di Rimini. “Abbiamo pensato questo libro come un viaggio tra immagini, parole e suggestioni”, spiega Panozzo. Già ieri, nella prima presentazione al caffè Cavour, il volume ha incantato il pubblico. “La guerra non distrusse solo edifici, ma anche l’identità della città”, racconta l’autore. Attraverso un lavoro meticoloso, Panozzo ricostruisce quella Rimini che viveva il suo ultimo momento di normalità prima che i bombardamenti la riducessero in macerie. “Ci sono guide storiche, certo, ma mancava un’opera che raccontasse tutta la città, strada per strada, con i piccoli dettagli di vita: chi avresti incontrato passeggiando? Quali spettacoli avresti potuto vedere? E soprattutto: quali luoghi avresti dovuto evitare?”, spiega Panozzo.
Il libro è suddiviso in quattro sezioni – la marina, il centro storico, la guida pratica e le zone “pericolose” come borgo San Giuliano e l’isola delle colonie. Ogni tassello ricompone il mosaico di una Rimini scomparsa: “È una città che non abbiamo mai visto, ma che possiamo riscoprire attraverso due cartine, fotografie inedite e racconti di vita quotidiana. Vederla com’era è un’emozione unica”, sottolinea l’autore. Ma questo volume non è solo un’opera storica. È anche una riflessione su ciò che Rimini rappresenta oggi. “Rimini è un sentimento che si rinnova. E’ una città che ti guarda negli occhi e ti racconta la sua storia. Ho voluto darle un taglio giovane e dinamico, per farla rivivere davvero”, spiega Panozzo. Il risultato è un libro intimo, che va oltre la semplice guida turistica. È, forse, una lettera d’amore per una Rimini perduta, ma mai dimenticata, che torna a parlare a chi vuole ascoltarla.
Aldo Di Tommaso
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